Nell'indifferenza generale lo sci azzurro sta riscrivendo la storia nazionale di questo sport. Il 34enne altoatesino è il primo italiano a riuscire a vincere la coppa di discesa per due anni consecutivi. E con la vittoria di Paris i podi stagionali salgono a 37, a una sola lunghezza dal record di tutti i tempi stabilito nel 1996/97, quando correvano Tomba e Compagnoni
Lo sci azzurro rischia in questa stagione di riscrivere i record nazionali di questo sport, come avveniva all’epoca di Alberto Tomba e Deborah Compagnoni. A 34 anni, Peter Fill è riuscito a vincere per il secondo anno consecutivo la coppa di discesa, un’impresa mai riuscita a nessun azzurro prima di lui. Dopo l’inaspettato trionfo della scorsa stagione, il carabiniere altoatesino ha bissato il successo grazie al secondo posto conquistato nell’ultima discesa della stagione, andata in scena ad Aspen, in Colorado, dove si stanno disputando le Finali della Coppa del Mondo. A completare la festa italiana la vittoria di Dominik Paris, tornato sul gradino più alto del podio dopo l’impresa di Kitzbuehel.
Una giornata che diventa quindi memorabile per lo sci azzurro. Fill è riuscito a superare proprio all’ultima occasione Kjetil Jansrud, il gigante norvegese favorito per la vittoria della coppa e presentatosi al cancelletto di partenza con 33 punti di vantaggio. Il 34enne di Castelrotto ha disputato una prova quasi perfetta, che ha messo pressione al rivale, finito all’undicesimo posto. Meglio di lui ha fatto solo Paris, completando così la splendida doppietta italiana.
Grazie soprattutto ai successi nella velocità maschile e all’esplosione del talento di Sofia Goggia al femminile, l’Italia è tornata a primeggiare nelle classifiche mondiali di sci. Prima di Fill, solo Gustavo Thoeni (con 3 in gigante e 2 in slalom) e Alberto Tomba (4 in gigante e 3 in slalom) erano riusciti a diventare plurivincitori delle coppe di specialità. Tra le donne l’unico precedente è quello di Isolde Kostner, vittoriosa per due volte della coppa di discesa femminile. E ora l’Italia è anche a un passo dal record di podi stagionali di tutti i tempi. Con questa doppietta infatti il totale fra uomini e donne sale a 37, contro i 38 della stagione trionfale del 1996/97. E mancano ancora 8 gare al termine della stagione per centrare l’obiettivo.
La differenza è che lo squadrone di allora, formato da nomi come Tomba e Compagnoni, oltre a Kostner, Kristian Ghedina e molti altri, godeva del tifo di tutto il Paese. I successi di oggi passano invece quasi inosservati.