Il presidente turco attacca la sentenza della Corte di giustizia europea sulla possibilità di vietare il velo islamico nei luoghi di lavoro. E sull'accordo per i migranti avverte Bruxelles: "Dimenticatevelo, perché non avete mantenuto la promessa di eliminare i visti per i cittadini turchi". E anche il ministro degli Esteri Cavusoglu minaccia la Ue: "In arrivo guerre sante"
Avvertimenti dalla Turchia. Dal ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu per primo, che spiega come “in Europa inizieranno presto delle guerre sante”. Ma la minaccia più pesante arriva dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Per lui con la sentenza della Corte di giustizia sulla possibilità di vietare il velo islamico nei luoghi di lavoro i Paesi europei “hanno iniziato una crociata contro la mezzaluna. Non c’è altra spiegazione. Lo dico con chiarezza: l’Europa sta rapidamente scivolando verso i giorni precedenti la seconda guerra mondiale”. Parole pesanti pronunciate durante un comizio nella provincia nordoccidentale di Sakarya in vista del referendum del 16 aprile. Il leader turco ha criticato la decisione della Corte, secondo la quale non costituisce una discriminazione diretta la norma interna di un’impresa che vieta di indossare in modo visibile qualsiasi segno politico, filosofico o religioso.
Ma non è l’unico fronte sul quale Erdogan attacca l’Europa, perché minaccia anche di non rispettare l’accordo di riammissione dei migranti. Anzi, dice rivolgendosi ai Paesi Ue: “Dimenticatevelo”. Al centro la questione dei visti: “hanno fatto la promessa di eliminare i visti (per i turchi, ndr), ma non l’hanno mantenuta”. E così aggrava ulteriormente la crisi già profonda col Vecchio Continente, in particolare con Olanda e Germania. A proposito delle elezioni a l’Aja, Erdogan ha attaccato il vincitore e attuale premier Mark Rutte. “Potrai essere uscito dalle elezioni come primo partito – dice rivolgendosi a lui – ma devi sapere che hai perso un amico nella Turchia”. Si riferisce alla crisi diplomatica scoppiata lo scorso 11 marzo, quando le autorità olandesi non hanno concesso il diritto di atterraggio all’aereo del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, che ha dovuto annullare il suo comizio a Rotterdam dopo le proteste di Geert Wilders.
Lo stesso Cavusoglu peraltro, commentando l’esito delle elezioni nei Paesi Bassi, ha minacciato: “In Europa inizieranno presto delle guerre sante”. E ancora: “Ora si sono svolte le elezioni in Olanda – ha detto -. Se si guarda ai molti partiti che vi hanno partecipato non si notano differenze tra i socialdemocratici e il fascista (Geert, ndr) Wilders. Hanno tutti la stessa mentalità. Dove stiamo andando? Dove state portando l’Europa? Avete iniziato a far collassare l’Europa. State portando l’Europa verso l’abisso”, ha detto il capo della diplomazia turca. E oltre all’impedimento di una serie di comizi che ministri turchi avrebbero dovuto tenere in vista del referendum, le autorità olandesi hanno anche impedito al ministro della Famiglia Fatma Betul Sayan Kaya di raggiungere il consolato di Ankara a Rotterdam e l’hanno scortata con auto della polizia fino al confine con la Germania.