Il gruppo di Alba è presente sul mercato statunitense dal 1969 e impiega nel Paese 225 dipendenti più 500 stagionali. A vendere è 1-800-Flowers.com, che ha rilevato la società reduce dal fallimento della casa madre
Shopping in America per la Ferrero, che ha acquistato per 115 milioni di dollari (107 milioni di euro) da 1-800-Flowers.com la Fannie May Confections Brand, produttore statunitense di cioccolato che controlla i marchi Fannie May e Harry London. Il gruppo della Nutella stipulerà con l’azienda Usa anche un accordo strategico di partnership commerciale, con l’obiettivo di includere una sezione di prodotti Ferrero e Fannie May nei cesti regalo e nei siti di e-commerce di 1-800-Flowers.com.
Il gruppo di Alba, terza azienda al mondo nel mercato del cioccolato confezionato con un fatturato consolidato di più di 10 miliardi, è entrato negli Usa nel 1969 con i Tic Tac. Oggi impiega circa 225 dipendenti tra la sede di Parsipanny (New Jersey) e le strutture di assemblaggio e packaging a Somerset (New Jersey), a cui si aggiungono circa 500 lavoratori stagionali. Il mercato statunitense rappresenta per Ferrero il quinto per importanza su scala globale. Ferrero manterrà lo stabilimento produttivo di Fannie May in Ohio, così come i centri di distribuzione in Ohio e Illinois. La transazione è soggetta all’approvazione delle autorità competenti e si presume sarà chiusa per la fine di maggio.
Fannie May, fondata nel 1920 a Chicago, ha una gamma completa di tavolette di cioccolato, confezioni regalo e altri snack. Tra i marchi più celebri il Pixie, Trinidad e le creme Eggnog. I suoi prodotti sono principalmente distribuiti attraverso canali on-line. Nel 2006, quando Fannie May fu ceduta da Alpine Confections a 1-800 Flowers.com, la valutazione era stata di 85 milioni di dollari. Ma quella vendita arrivò al termine del periodo più buio della storia del gruppo: la holding Archibald Candy, dentro cui si trovava Fannie May, andò infatti in default sotto il peso di circa 170 milioni di dollari di debiti e nel giugno 2002 presentò istanza di fallimento. Dopo l’avvio di un piano di ristrutturazione, emerse dalla bancarotta ma solo per fare di nuovo default all’inizio del 2003, quando fu ripresentata istanza di fallimento. A quel punto le singole società furono vendute all’asta e Alpine Confections si aggiudicò Fannie May.