LOVING di Jeff Nichols. Con Joel Edgerton, Ruth Negga, Michael Shannon. USA/GB 2016. Durata: 123’. Voto 3/5 (AMP)
Sembrava tutto perfetto. La gravidanza, il matrimonio, l’amore cristallino. Ma per lo Stato della Virginia in preda alle leggi razziali e razziste fra gli anni ’50 e ‘60 Mildred e Richard Loving non potevano amarsi: lei nera, lui bianco. Dopo infinite vessazioni e ingiustizie, fra cui una reale separazione “fisica” obbligata dai burocrati locali, la coppia decise di portare il proprio Stato in tribunale, sfidandolo da privati: un processo senza precedenti destinato a scrivere la Storia d’America, quella dei nuovi eroi. Sensibile alle lotte dei singoli – spesso “diversi” – contro le comunità di appartenenza che non li accettano o addirittura li ostacolano, Jeff Nichols non si smentisce e conduce il suo quinto lungometraggio su percorsi tematici già affrontati, seppur diversamente collocati, anche con elementi soprannaturali come in Take Shelter (2011) e Midnight Special (2016). È forse un caso, dunque, che il giovane regista americano abbia scelto di raccontare questa vicenda realmente accaduta proprio nell’annata di trionfo in black, accanto ai premiatissimi Moonlight, Il diritto di contare e Barriere. Il suo intento “giustizialista”, si diceva, resta invariato ma soprattutto immutato è il suo sguardo, più attento alle intimità delle persone che non alla Storia che sembra prevaricarli. Dramma civile classico e con interpreti splendidi, il film offre il meglio di sé proprio nei segmenti privati, quelli in cui Nichols entra con delicatezza e rigoroso silenzio nelle vite affrante dei protagonisti, gente comune impreparata ad affrontare una guerra incomprensibile, e che certamente non voleva. Non c’è il guizzo registico di pellicole precedenti come il magnifico Take Shelter, ma anche Loving offre più di un motivo per un’attenta visione e un’altrettanto profonda riflessione.