In Italia ci sono 1,6 milioni di uomini e donne, soprattutto di mezza età, che soffrono di OSAS, la sindrome da apnee ostruttive notturne. La qualità del riposo è compromessa, più o meno a seconda dei casi, e questo ha ripercussioni sul livello di attenzione quando si è al volante: almeno un incidente mortale a settimana è imputabile alla stanchezza
Oggi è la Giornata Mondiale del Sonno. E non è dunque un caso che la App4Health – azienda della sanità digitale del Gruppo SOL – l’abbia fatta precedere da un evento dedicato alle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS), una patologia ancora poco conosciuta ma diffusa e largamente sotto-diagnosticata. “L’Apnea Ostruttiva nel Sonno è un disturbo estremamente frequente: si stima che interessi il 24% della popolazione di sesso maschile ed il 9% della popolazione di sesso femminile di mezza età” ha riferito il Dr. Claudio F. Donner, medico pneumologo e Presidente di Fondazione Mondo Respiro. “Tuttavia solo nel 4% degli uomini e nel 2% delle donne il disturbo presenta caratteristiche di gravità tali da richiedere un intervento terapeutico: in Italia si stima che i pazienti affetti da OSAS necessitanti di terapia siano circa un milione e seicentomila.”
L’OSAS consiste in una transitoria e ripetuta interruzione del respiro durante il sonno: ciò determina un’alterazione qualitativa del riposo notturno che può portare a un’eccessiva stanchezza e sonnolenza diurna, con il pericolo di incidenti d’auto e di infortuni sul lavoro. Nei casi più gravi l’OSAS può rappresentare un importante fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cardiovascolari, come l’infarto acuto del miocardio, l’ictus cerebrale e l’ipertensione arteriosa.
“Dai nostri dati emerge chiaramente come in Italia la patologia, oltre che poco conosciuta, sia poco diagnosticata” ha evidenziato Andrea Benedetti, Business Manager di App4Health. “A fronte dell’88% di pazienti in cura in Francia – a cui va il merito di essere la nazione europea con maggiore sensibilità alle OSAS – o all’85% in Germania o, ancora, il 71% in Spagna, i pazienti affetti da Apnee nel Sonno in terapia in Italia sono solo il 17%. Questo significa la presenza di una grande quantità di persone, in prevalenza uomini, che stanno, senza saperlo, mettendo a rischio la propria salute e la propria sicurezza oltre che, in certa misura, anche la sicurezza altrui”.
Secondo molti studi la guida distratta o indecisa, cui fa capo anche la sonnolenza, è causa di 1 incidente su 5. E parliamo di incidenti spesso molto gravi, come evidenzia l’ACI, con un rischio di mortalità più che doppio rispetto a quelli determinati da altre cause: almeno un incidente mortale alla settimana è imputabile al sonno. Con un Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13/01/2016 è stato stabilito che «la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati, o conducenti, affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione, non adeguatamente controllate con le cure prescritte».
Il Decreto stesso stabilisce che la commissione medica locale, con l’eventuale supporto di visite specialistiche presso strutture pubbliche, possa «autorizzare la guida in relazione allo stato evolutivo e alle capacità funzionali possedute, previa valutazione della compatibilità della sintomatologia sensitiva sensoriale, motoria e del trofismo muscolare». Ciò significa che al momento del rinnovo o rilascio della patente, ai soggetti a rischio OSAS verrà richiesto di intraprendere il percorso di diagnosi ed eventuale trattamento terapeutico.
App4Health mette a disposizione di chi sospetta di essere affetta da OSAS un portale web che permette di approfondire gli aspetti clinici della patologia, consente di accedere ai test di screening, diagnosi ed eventualmente dotarsi di quanto prescritto per intraprendere la terapia. Sul sito è disponibile pure una guida pratica al riconoscimento delle Apnee notturne, completa di questionario predittivo riconosciuto dalla comunità scientifica come indicatore di rischio (Questionario di Berlino). Tutte le persone che sospettano di essere affette da questa patologia possono effettuare lo screening OSAS presso le farmacie aderenti al network App4Health e prenotare un esame diagnostico per il monitoraggio cardio-respiratorio (come la poligrafia, esame che consiste nel monitoraggio dei principali segnali cardio-respiratori durante il sonno), disponibile anche a domicilio.