L’ex sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, è stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi di reclusione per abuso d’ufficio. La vicenda riguarda l’affidamento in proroga dei servizi di call center e rassegna stampa alla News Sas, società della quale l’allora sindaco di Brindisi, che concesse per due volte il prolungamento momentaneo del contratto, era stato socio fino a pochi mesi prima dell’elezione. La Giunta Consales, divenuto sindaco nel maggio 2011, aveva esteso il rapporto con la News per 5 e 3 mesi e il primo cittadino aveva partecipato alle riunioni per la delibera. I giudici del Tribunale di Brindisi hanno ritenuto fondato solo questo reato, mentre hanno assolto l’ex sindaco dall’accusa di concussione e truffa “perché il fatto non sussiste”, accogliendo le osservazioni della difesa.

Secondo il pm Giuseppe De Nozza, infatti, non solo Consales aveva fittiziamente ceduto le quote della News, “sua fonte di reddito, alla quale voleva tornare dopo l’esperienza politico-amministrativa”, ad Alessio Vincitorio (condannato a un anno e un mese) ma avrebbe anche spinto i dipendenti di Equitalia – assieme all’allora direttore della filiale di Brindisi, Giuseppe Puzzovio, assolto anche lui – a concedere un pagamento dilazionato e il pagamento in contanti. Un ‘piano’ architettato perché sulla News gravano debiti per circa 400mila euro e poco meno erano invece attribuibili all’ex sindaco in quanto persona fisica. Il tribunale ha stabilito invece che non vi fu alcuna concussione, reato per i quali erano imputati Consales e Puzzovio. L’accusa aveva chiesto pene fino a 6 e 10 mesi. Assolto anche l’ex socio dell’allora sindaco nella News, Sabino Porro.

Riguardo al pagamento in contanti, i giudici hanno disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero a carico di Consales, Puzzovio e dei dipedenti di Equitalia, Leonardo Cofano, Alfredo Longo e Angelo Bartolotti, sentiti come testimoni nel corso del processo, per le violazioni delle norme antiriciclaggio. Stando a quanto emerso in un’altra inchiesta, una parte di quel denaro “non tracciato” sarebbe frutto di una tangente intascata dall’ex sindaco (circa 30mila euro) per sbloccare l’avvio dell’impianto di bio-stabilizzazione di Brindisi in favore dell’impresa Nubile di Luca Screti. Per questa vicenda, Consales finì ai domiciliari per tre mesi, a partire dal febbraio 2016, con l’accusa di corruzione. L’udienza preliminare del nuovo processo a suo carico si terrà a fine marzo.

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