Se è vero che “nulla è appartenuto a un uomo più di ciò che si è trasformato in escremento”, la mostra in corso al Bioparco di Roma appartiene un po’ a tutti i visitatori. Oggetto dell’esposizione? “La cacca: storia naturale dell’innominabile” ovvero: ciò che tutti fanno ma di cui pochi parlano. “La mostra trae origine dall’omonimo libro della zoologa inglese Nicola Davies – spiega Federico Coccia, Presidente della Fondazione Bioparco di Roma – e ha l’obiettivo di far conoscere, in maniera divertente, la naturalità di questo materiale da molteplici punti di vista, a partire da quello fisiologico per arrivare a quello naturalistico ed ecologico, con un filo conduttore: la cacca è vita, ovvero, senza la cacca degli animali non ci sarebbe terra fertile e quindi non ci sarebbero gli alberi, l’ossigeno, il cibo…non ci sarebbe la vita.”
La rassegna, in doppia lingua, è costituita da dieci sezioni interattive in cui si trovano installazioni tridimensionali e modelli realistici, fra cui due dinosauri con escrementi fossili. E poi la cacca machine, una macchina didattica che illustra il processo digestivo a partire dal cibo ingerito. Un percorso che punta a favorire l’apprendimento di una tematica particolare, che suscita ilarità nei visitatori, soprattutto nei bambini, con garbo e ironia.
Pensata con un linguaggio e una grafica a misura di bambino, la mostra consente di apprendere che ben pochi altri materiali si prestano a una simile varietà di utilizzi. La cacca infatti è fonte di cibo, è mezzo di comunicazione, di identificazione, è combustibile, è materiale da costruzione, fertilizzante, nascondiglio, etc. Domenica 19 e 26 marzo saranno due giornate tematiche alla scoperta dell’innominabile con attività per tutta la famiglia: laboratori, visite guidate e attività di A Tu per Tu alla ricerca degli escrementi più strani.