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Antonio Razzi e il suo selfie vergognoso con Bashar al Assad

Una vergogna senza limite. Solo così si può definire il selfie che il senatore Antonio Razzi, in quota Forza Italia, si è scattato con Bashar al Assad, presidente siriano, autore di crimini contro l’umanità.

Il politico – se così si può definire – è arrivato nella Capitale siriana a seguito di una delegazione di parlamentari europei e russi. A margine degli incontri, come se non avesse avuto nessun altro pensiero se non quello, si è appartato in un angolo per farsi una foto con il dittatore siriano. Quei sorrisini, amichevoli e beffardi, sulle facce dei due sono un ennesimo schiaffo in faccia a 10 milioni di siriani senza casa; a mezzo milione di vittime e alle loro famiglie; a milioni di profughi e a tutti coloro che cercano giustizia.

Eletto senatore della Repubblica italiana, Razzi dovrebbe rappresentare gli ideali della nostra Costituzione: come l’antifascismo. Invece si riduce a una macchietta di se stesso. La sua personale visione della politica estera ci era già diventata nota quando, con Matteo Salvini, si era recato in Nord Corea nell’agosto 2014. Già l’anno prima aveva paragonato il paese di Kim Jong Un alla Svizzera.

Razzi, per chi se lo è dimenticato, è pagato dai contribuenti italiani circa 12mila euro al mese e dovrebbe svolgere il suo ruolo con onore. Con quale alibi morale si può cercare ed eseguire un simile scatto? Questa foto fa infuriare perché sa di beffa, di menefreghismo e ignoranza verso coloro che soffrono.

Per rendere il paragone, è come se si fosse scattato una foto con Hitler, con Pol Pot o di fronte ai forni crematori dei campi di concentramento. Il significato è quello. Cioè l’assenza di qualsiasi rispetto della tragedia altrui. Cosa devono pensare le vittime di Assad guardando questa foto?

Razzi non esisterebbe se non ci fosse chi lo sostiene, pensando che faccia ridere anche se non è un comico. Dopo la pubblicazione della foto, sui social network è infatti cominciata subito l’ironia. “Il senatore Razzi avrà dato buoni consigli ad Assad: Pensa alla Syria, in Europa si fanno tutti li cazzi loro!” scrive un utente. Altri, invece, sostengono che “non sia Assad ma Fabio Fazio” quello nella foto. Alcuni chiedono al senatore “di portare ad Assad un saluto” da parte loro.

Dobbiamo smettere di ridere di Razzi e cominciare a prendere la faccenda sul serio. Forza Italia dovrebbe prendere le distanze da questo personaggio e il Senato agire per preservare la dignità del nostro Paese, se ancora ne è rimasta.