Sequestri per 176 milioni di euro a carico di 263 persone e confische per 314 milioni di euro. È il bilancio dell’attività di contrasto alla criminalità organizzata della Guardia di Finanza in Sicilia nel 2016. L’aggressione delle ricchezze accumulate con proventi derivanti dai traffici illeciti o da condotte tipicamente mafiose si è sviluppata in indagini economico-patrimoniali nei confronti di 193 soggetti, di loro familiari e prestanome nonché di imprese a loro riconducibili. Complessivamente sono state passate al setaccio 1.345 persone fisiche e 296 persone giuridiche.
I provvedimenti di sequestro, eseguiti su disposizione dell’autorità giudiziaria, hanno riguardato 263 soggetti, cui sono state sottratte quote societarie e disponibilità finanziarie per 12 milioni euro, 465 immobili e 62 aziende. Le stesse indagini hanno portato alla denuncia nei confronti di 128 persone, per sei è scattato l’arresto, mentre 89 sono risultate responsabili di condotte mirate al “trasferimento fraudolento” di beni, finalizzato a sottrarre le disponibilità dei criminali alle misure ablative previste dalla normativa di settore.

In Sicilia 581 evasori totali nel 2016
Complessivamente sono stati scoperti 829 reati fiscali, che hanno portato a segnalare all’autorita giudiziaria 1.034 soggetti per condotte mirate a “sfuggire” alla contribuzione fiscale grazie a false fatturazioni. Gli evasori totali sono stati 581, mentre 89 sono i contribuenti che dichiaravano volumi d’affari inferiori alla metà di quelli realmente conseguiti. Le frodi all’Iva individuate, messe a segno attraverso l’interposizione fittizia di imprese fantasma, ammontano a 114, mentre 58 sono i casi di elusione delle norme che regolano la fiscalità internazionale. Scoperti anche 160 responsabili di evasione dei canoni di locazione immobiliare.

Irregolarità in appalti per 120 milioni
“Le indagini patrimoniali per assicurare il recupero delle imposte evase nei confronti dei soggetti responsabili di reati tributari – spiegano dal Comando regionale della Guardia di finanza Sicilia – hanno consentito di sequestrare patrimoni e disponibilità finanziarie per circa 30 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro/confisca di beni ammontano a 288 milioni”. Sul fronte degli appalti e delle forniture pubbliche per oltre 120 milioni di euro totali, le fiamme gialle hanno condotto 197 indagini che hanno evidenziato irregolarità su flussi di spesa pari a 58,5 milioni euro e responsabilità penali a carico di 147 persone. Nel campo della spesa sanitaria, previdenziale e per prestazioni sociali agevolate, dai 958 controlli sono emersi 2.861 violazioni, per un’indebita spesa pubblica di 22,4 milioni euro.

Danni erariali per 243 milioni 
I casi di danno erariale, invece, sono stati 258 per oltre 243 milioni di euro con responsabilità amministrative a carico di 919 persone. “I reati e gli illeciti volti a minare la legalità nella Pubblica Amministrazione – spiegano gli investigatori- sono stati affrontati con la scoperta di violazioni a carico di 467 soggetti, di cui 24 tratti in arresto, tra i quali figurano 177 funzionari pubblici”.
In particolare il peculato accertato ammonta a circa 10,8 milioni di euro; le condotte corruttive/concussive quantificate sono pari a circa 1,8 milioni euro; mentre le violazioni di abuso d’ufficio, sono state contestate a 265 persone, di cui 6 arrestate. Le contestuali indagini finanziarie e patrimoniali, mirate al recupero delle risorse sottratte alla collettività, hanno permesso il sequestro di beni per oltre 21,6 milioni euro.

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