“Caso Minzolini? Io personalmente non ho mai aizzato il popolo alle violenze. Sono in Parlamento e provo a combattere questi signori democraticamente da anni. La più grande rivoluzione che possiamo fare è nell’urna con la matita non votandoli mai più, dopo gli atti vergognosi che hanno commesso”. Sono le parole del deputato M5S, Luigi Di Maio, ospite di Dimartedì (La7). E aggiunge: “Ma non dirò mai che nel caso Minzolini la legge è stata rispettata, perché il Parlamento doveva prendere atto della decisione di un altro potere dello Stato. Credo che il presidente Mattarella una parola la debba dire, io l’ho chiesto più volte. Lui è il presidente del Csm e presidente della Repubblica e qui ci sono due poteri dello Stato in conflitto. A me non meraviglia che quelli di Forza Italia dicano che ci sia una magistratura politicizzata e che quindi abbiano voluto salvare Minzolini. Ma il Pd per anni ha attaccato Berlusconi, dicendo che non c’era una magistratura politicizzata. Alla fine, Berlusconi è l’unico fesso che si è fatto fregare“. Il vicepresidente della Camera rincara: “Un normale cittadino interdetto dai pubblici uffici non può fare il netturbino o il collaboratore scolastico, in questo caso può fare il senatore della Repubblica. Hanno salvato il senatore Minzolini il giovedì scambiandolo con il salvataggio di Lotti il mercoledì. Forza Italia ha salvato Lotti, braccio destro di Renzi, e i renziani hanno salvato Minzolini amico di Berlusconi. Questo è vergognoso. Che altro devono fare questo signori per farci vergognare di loro?”