Polemiche a Roma per l’assenza di Virginia Raggi alla cerimonia in ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. La sindaca, come già annunciato nei giorni scorsi, si è presa cinque giorni di vacanza “su suggerimento dei medici” dopo che a fine febbraio scorso è stata ricoverata a causa dello stress eccessivo. Oggi al suo posto si è presentato il vicesindaco Luca Bergamo, ma per il Partito democratico si è trattata comunque di “una grave offesa”. Alla commemorazione hanno preso parte tra gli altri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro della Difesa Roberta Pinotti e il presidente del Senato Pietro Grasso. “Perfino Gianni Alemanno”, ha detto la senatrice dem Monica Cirinnà in riferimento all’ex sindaco An, “con senso istituzionale non dimenticò di rendere omaggio alle vittime del grave eccidio”. Il primo a criticare l’assenza è stato in mattinata il deputato romano Marco Miccoli: “Credo”, ha scritto su Facebook, “sia la prima volta nella storia della Repubblica, nata dalla Resistenza, che alla celebrazione il sindaco di Roma è assente. Con la giustificazione che sta sciando”. La sindaca ha replicato poco dopo su Twitter ricordando la sua visita alle Fosse Ardeatine di giugno scorso, subito dopo l’elezione: “E’ stato il primo luogo visitato con fascia tricolore. Sciacallaggio contro di me non si ferma neppure di fronte al valore della Memoria”.
#FosseArdeatine primo luogo visitato con fascia tricolore. Sciacallaggio contro di me non si ferma neppure di fronte al valore della Memoria
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) March 23, 2017
All’attacco anche il capogruppo del M5s in Campidoglio Paolo Ferrara: “Davvero inaccettabili”, ha scritto su Facebook, “le parole degli esponenti del Partito democratico. Usare come pretesto la cerimonia pur di attaccare la sindaca Raggi è qualcosa di non tollerabile, una palese mancanza di rispetto per la memoria di quel terribile eccidio. Queste persone hanno invece preferito trarne argomento per cimentarsi in una gratuita polemica politica squallida e strumentale. Sono loro forse ad aver dimenticato. Hanno dimenticato il rispetto dovuto a questa commemorazione”.
Il Pd già nei giorni scorsi aveva polemizzato per l’assenza della sindaca ad alcuni appuntamenti in programma nei lavori quotidiani della giunta: ad esempio la seduta straordinaria per audire la sindaca in merito alle vicende giudiziarie che hanno riguardato la sua squadra. Oggi gli attacchi si sono concentrati sulla scelta di non partecipare alla commemorazione con gli interventi di parlamentari e rappresentanti locali: “Raggi”, ha scritto su Twitter la vicepresidente Pd alla Camera, Alessia Morani, “scia scordandosi l’anniversario della strage delle Fosse Ardeatine. Ma almeno il comune si sta informando su romana ferita a Londra?”. Per la deputata dem Ileana Piazzoni, è il simbolo di un Movimento senza memoria storica: “Nel M5S tanti giovani senza nessuna memoria storica. L’assenza della sindaca Raggi dalle celebrazioni delle Fosse Ardeatine ne è l’ennesima dimostrazione”, ha scritto sempre sui social network. Tra gli altri è intervenuta anche la consigliera regionale Marta Bonafoni che ha appena aderito al gruppo degli scissionisti di Mdp: “L’assenza della sindaca Raggi è un fatto di una gravità assoluta. Non si ha memoria della mancanza in tutti questi anni di un primo cittadino della Capitale alla commemorazione dell’eccidio, una latitanza che offende non solo il ricordo dei martiri ma anche quello di una delle date più importanti per Roma. Forse la Raggi è ancora sulla neve a sciare? La sua assenza non ha giustificazioni e non può per questo bastare inviare un rappresentante della sua Giunta”. Ha chiuso la serie l’ex assessore e senatore Pd Stefano Esposito: “Virginia Raggi lascia perdere gli sciacalli il problema a Roma sono i cinghiali. Dammi retta molla gli sci e torna Roma c’è tanto da fare”.