Prosegue senza soste l’evoluzione tecnologica del “grande punitore” di infrazioni stradali. È infatti in arrivo un nuovo macchinario ad altissima sofisticazione, del tipo portatile, in grado di non farsi scappare nulla dell’auto che viene inquadrata: “vede” persino se state parlando al telefono e se indossate correttamente la cintura di sicurezza, oltre a tutto il resto.
L’apparecchio, attualmente in fase sperimentale, è in dotazione ad alcune pattuglie per rilievi sulle strade più pericolose del Lazio e della Sardegna, rispettivamente la Pontina e la Statale 131 nel tratto di Oristano. Ma se tutto procede come deve, a breve potrebbe realmente entrare in servizio anche altrove moltiplicando la possibilità di verificare diverse infrazioni con una sola “lettura”.
Questo super telelaser si chiama TruCam, e come detto è una generazione avanti rispetto al semplice lettore laser portatile sinora conosciuto. Tecnicamente, l’apparecchio aggiunge a quest’ultimo diversi altri componenti: telecamera con CCD ad alta definizione e zoom 3,5 X per poter filmare/fotografare già ad una distanza di 1200 metri, sensore GPS per geolocalizzazione immediata della vettura inquadrata, ampia memoria per immagazzinare una vastissima mole di dati. Non basta ancora: sono presenti lettore notturno con flash infrarosso e interfaccia con software di verbalizzazione. L’insieme è gestito da un sistema operativo su base Linux e l’insieme dei dati è protetto da codifica criptata. L’operatore, infine, ha a disposizione un pratico monitor tattile stile smartphone.
In totale, TruCam offre 18 elementi identificativi della violazione. Dunque non si scappa: tra le diverse infrazioni rilevabili rientrano, oltre alla velocità, anche elementi quali mantenimento della distanza di sicurezza (“voce” sanzionabile), eventuale uso di telefono senza auricolari, utilizzo cintura di sicurezza.
Inoltre, la telecamera ad alta definizione è in grado di verificare immediatamente il numero di targa con i dati ad essa correlati (assicurazione, passaggio revisione etc.). Come tutti i sistemi portatili, il TruCam consentirà alla pattuglia di fermare immediatamente il veicolo precedentemente verificato per la contestazione delle violazioni, oppure di sfruttare la documentazione acquisita (completa, ricordiamo, anche di geolocalizzazione) per la verbalizzazione successiva. Il sistema, infine, potrà anche essere adattato al posizionamento all’interno delle postazioni fisse.
Con oltre 380 comandi di polizia locali che potrebbero ricevere in dotazione il TruCam entro breve tempo, si può ben immaginare un effetto “grande fratello” sulla popolazione dei conducenti di automobili e camion. La giustificazione, come sempre, viene dalla necessità di garantire maggior sicurezza: a questo proposito, il rapporto Aci-Istat relativo all’anno 2015, ricorda che in Italia restiamo un po’ indietro nella classifica europea relativa alla sicurezza stradale, con una media di 56 morti per milione di abitanti contro 52 (Europa).