“Era ora!”. “L’Italia che torna a vincere”. “Martello Sebastian“. “Merito ai vincitori”. Forse è perché ormai si è persa l’abitudine, fatto sta che quando la Ferrari vince i cori di giubilo non solo sono bipartisan, ma travalicano il mondo dello sport e arrivano fino in Parlamento, fino a Palazzo Chigi. A dimostrarlo è stato il premier Paolo Gentiloni, che evidentemente si sarà svegliato di buon ora per seguire il Gp d’Australia vinto da Vettel. Non si spiegherebbe altrimenti il riflesso felino con cui è salito sul carro del vincitore: Vettel taglia per primo il traguardo di Melbourne e tac, immediato tweet del premier, che parte dallo sport per diffondere un messaggio nazional-patriottico-elettorale. “Grandissima #Ferrari. L’Italia che torna a vincere” ha cinguettato.
Non poteva mancare l’esultanza (meno istituzionale ma di certo più sincera e senza letture pseudo politiche) del ministro dello Sport Luca Lotti. “Bentornata rossa! Grande #Vettel che riporta @ScuderiaFerrari in cima al podio di #AusGP”.
Ovvia la presa di posizione del presidente Coni Giovanni Malagò: “Trionfo Ferrari in Australia! Che orgoglio! Grazie da parte di tutto lo sport italiano! #ForzaFerrari” ha scritto in un messaggio su twitter il numero uno dello sport italiano.
Con un po’ di ritardo rispetto ai suoi colleghi è arrivato anche il commento dell’ex premier Matteo Renzi: “Grande Ferrari, grande Vettel. Finalmente l’inno di Mameli torna a risuonare in Formula 1″ ha scritto l’ex Rottamatore su Twitter.
Anche il Movimento 5 Stelle si riscopre ferrarista, con Luigi Di Maio che su Twitter ha citato una delle frasi più famose di Enzo Ferrari, fondatore del Cavallino: “Chiedi ad un bambino di disegnare un’auto, sicuramente la farà rossa” (E. Ferrari). Grande Ferrari e grande Seb. Oggi vince il Made in Italy” ha scritto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S).
E il diretto interessato? Euforico, specie un attimo dopo aver percorso tutti i 57 giri del circuito australiano: “Forza Ferrari ragazzi, questa è per noi, tutti noi, qui in pista e a Maranello, grazie a tutti, grande lavoro, grande macchina, con calma” ha detto Vettel parlando con il box. “Grande Sebastian, bravissimo, un martello, complimenti” gli ha risposto il team principal della rossa, Maurizio Arrivabene. Poi Vettel è salito sul podio e alla sua felicità ha aggiunto altri argomenti. “E’ stato un Gran premio fantastico. È stato piuttosto folle in senso positivo vedere tutte queste bandiere Ferrari al traguardo – ha raccontato – I ragazzi hanno lavorato bene, hanno dormito poco e i risultati si sono visti. È divertente guidare questa macchina”. “La mia 43esima vittoria? – ha continuato – Ho dovuto tenere a bada Vallteri Bottas all’inizio, poi ho avuto un pochino di fortuna quando sono rientrato dai box. È una macchina con delle gomme che ci permettono di spingere. Avrei potuto continuare a correre per tutta la giornata, mi sono divertito tantissimo”.
Parole di giubilo – questo sì giustificato – anche dai vertici del Cavallino rampante, che hanno aspettato troppo per poter tornare a gioire. “Era ora. Sono contento per la squadra e i nostri tifosi che non ci hanno mai abbandonato. Era da circa un anno e mezzo che aspettavano questa vittoria. E’ stata un’emozione sentire nuovamente suonare l’inno italiano” ha detto Sergio Marchionne. “Sebastian ha fatto una grande gara e sono sicuro che Kimi sarà presto lì a lottare con il compagno – ha aggiunto il presidente della Ferrari – Ed è naturalmente un successo da condividere con tutta la squadra, sia in pista sia a Maranello, perché solo il lavoro di gruppo permette di raggiungere traguardi importanti. Congratulazioni anche ad Antonio (Giovinazzi, ndr) per il suo debutto in Formula Uno“. “Adesso – ha concluso – però la cosa fondamentale è ricordarci che questo non è il punto di arrivo ma solo il primo passo di un lungo cammino che deve vederci tutti impegnati a migliorare ogni giorno”.
Perfezionista, invece, Maurizio Arrivabele, team principal della Rossa: “Il week-end perfetto? Perfetto è quando hai due piloti sul podio, sono contento per tutti i ragazzi della scuderia, hanno lavorato con grande umiltà, modestia, professionalità, a casa e qua – ha detto – Sono contento per la Ferrari. Abbiamo detto che la Ferrari è di tutti e questo è un successo di tutti. Grande strategia? Un successo dettato da una grande macchina, da una grande Ferrari”. Felice anche Kimi Raikkonen, arrivato quarto al traguardo: “Con il primo set di gomme abbiamo faticato un pochino, con le soft la macchina si è comportata meglio – ha spiegato il finlandese – Sappiamo quello che dobbiamo fare per rendere la gara più vicina al mio stile. E’ un po’ deludente il quarto posto, ma non sono molto preoccupato”. “La vittoria di Vettel? Grandioso per il team. Abbiamo un buon pacchetto. Se sistemiamo delle cose, possiamo fare ancora meglio” ha aggiunto.
“Congratulazioni alla Ferrari, hanno fatto un lavoro fantastico in questo week-end, noi abbiamo fatto un ottimo week-end come team, ma in gara abbiamo faticato con le gomme” è stato invece il commento del pilota della Mercedes, Lewis Hamilton, dopo il secondo posto nel Gp d’Australia dietro alla Ferrari di Sebastian Vettel. “Ci siamo dovuti fermare perché non avevamo più aderenza e poi siamo finiti dietro la Red Bull – ha spiegato – A volte va così, nel complesso è stata una grande gara, con ottimi punti per il team e guardate che pubblico qua, grazie a tutti. E’ un Gp fantastico da fare qui” ha aggiunto il campione britannico.
“Sono molto emozionale come gli italiani. Mi sono arrabbiato perché la macchina non è andata veloce e abbiamo fatto un cambio di gomme troppo presto. Siamo entrati tre e quattro giri troppo presto, abbiamo sbagliato” ha detto il team principal della Mercedes, Toto Wolff, spiegando il doppio pugno sul tavolo nel box durante la gara nel momento-chiave del Gp in Australia, con la sosta di Lewis Hamilton al 17/o giro a Melbourne. “La Ferrari – ha ammesso – oggi era più veloce. Vettel era molto vicino. Oggi sono loro i vincitori”. “Bottas? E’ stato un weekend dove è cresciuto, è andato abbastanza veloce verso la fine della gara e sono felice”, ha concluso commentando la gara del pilota finlandese.
La vittoria della Ferrari non è stata l’unica buona notizia per l’Italia. Ottimo, infatti, l’esordio del giovane Antonio Giovinazzi in Formula 1 sulla Sauber. “E’ stato un weekend fantastico. Speravamo di chiudere la gara e sono arrivato 12esimo. Sono contento e contentissimo per la Ferrari che è tornata sul primo gradino del podio – ha spiegato il 23enne pugliese – Un weekend perfetto perché è tornato un pilota italiano in F1 e la Ferrari, che è italiana, è tornata a vincere”. “Fisicamente – ha raccontato ai microfoni di Sky Sport F1 il pilota di MArtina Franca – è dura. Ho sentito un po’ il collo negli ultimi giri. Serve esperienza, girare in F1 è completamente diverso. Servivano dei giri, tra due settimane sarò sempre in Cina vestito di rosso (da collaudatore, ndr) e poi vedremo. Ho avuto il bloccaggio che non mi ha aiutato, sulle supersoft mi sono trovato molto a mio agio”, ha concluso Giovinazzi.
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Formula 1, la Ferrari trionfa e la politica esulta. Gentiloni: “È l’Italia che torna a vincere”
La politica esulta. I diretti interessati sono entusiasti: "Era ora" dice marchionne; "fantastico, mi sono divertito" sottolinea Sebastian Vettel. "Contento per gli italiani" dice il team principal di Mercedes, che ammette la superiorità giornaliera della rossa. "Felicissimo" ha detto il 23enne Giovinazzi, al suo debutto in F1
“Era ora!”. “L’Italia che torna a vincere”. “Martello Sebastian“. “Merito ai vincitori”. Forse è perché ormai si è persa l’abitudine, fatto sta che quando la Ferrari vince i cori di giubilo non solo sono bipartisan, ma travalicano il mondo dello sport e arrivano fino in Parlamento, fino a Palazzo Chigi. A dimostrarlo è stato il premier Paolo Gentiloni, che evidentemente si sarà svegliato di buon ora per seguire il Gp d’Australia vinto da Vettel. Non si spiegherebbe altrimenti il riflesso felino con cui è salito sul carro del vincitore: Vettel taglia per primo il traguardo di Melbourne e tac, immediato tweet del premier, che parte dallo sport per diffondere un messaggio nazional-patriottico-elettorale. “Grandissima #Ferrari. L’Italia che torna a vincere” ha cinguettato.
Non poteva mancare l’esultanza (meno istituzionale ma di certo più sincera e senza letture pseudo politiche) del ministro dello Sport Luca Lotti. “Bentornata rossa! Grande #Vettel che riporta @ScuderiaFerrari in cima al podio di #AusGP”.
Ovvia la presa di posizione del presidente Coni Giovanni Malagò: “Trionfo Ferrari in Australia! Che orgoglio! Grazie da parte di tutto lo sport italiano! #ForzaFerrari” ha scritto in un messaggio su twitter il numero uno dello sport italiano.
Con un po’ di ritardo rispetto ai suoi colleghi è arrivato anche il commento dell’ex premier Matteo Renzi: “Grande Ferrari, grande Vettel. Finalmente l’inno di Mameli torna a risuonare in Formula 1″ ha scritto l’ex Rottamatore su Twitter.
Anche il Movimento 5 Stelle si riscopre ferrarista, con Luigi Di Maio che su Twitter ha citato una delle frasi più famose di Enzo Ferrari, fondatore del Cavallino: “Chiedi ad un bambino di disegnare un’auto, sicuramente la farà rossa” (E. Ferrari). Grande Ferrari e grande Seb. Oggi vince il Made in Italy” ha scritto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S).
E il diretto interessato? Euforico, specie un attimo dopo aver percorso tutti i 57 giri del circuito australiano: “Forza Ferrari ragazzi, questa è per noi, tutti noi, qui in pista e a Maranello, grazie a tutti, grande lavoro, grande macchina, con calma” ha detto Vettel parlando con il box. “Grande Sebastian, bravissimo, un martello, complimenti” gli ha risposto il team principal della rossa, Maurizio Arrivabene. Poi Vettel è salito sul podio e alla sua felicità ha aggiunto altri argomenti. “E’ stato un Gran premio fantastico. È stato piuttosto folle in senso positivo vedere tutte queste bandiere Ferrari al traguardo – ha raccontato – I ragazzi hanno lavorato bene, hanno dormito poco e i risultati si sono visti. È divertente guidare questa macchina”. “La mia 43esima vittoria? – ha continuato – Ho dovuto tenere a bada Vallteri Bottas all’inizio, poi ho avuto un pochino di fortuna quando sono rientrato dai box. È una macchina con delle gomme che ci permettono di spingere. Avrei potuto continuare a correre per tutta la giornata, mi sono divertito tantissimo”.
Parole di giubilo – questo sì giustificato – anche dai vertici del Cavallino rampante, che hanno aspettato troppo per poter tornare a gioire. “Era ora. Sono contento per la squadra e i nostri tifosi che non ci hanno mai abbandonato. Era da circa un anno e mezzo che aspettavano questa vittoria. E’ stata un’emozione sentire nuovamente suonare l’inno italiano” ha detto Sergio Marchionne. “Sebastian ha fatto una grande gara e sono sicuro che Kimi sarà presto lì a lottare con il compagno – ha aggiunto il presidente della Ferrari – Ed è naturalmente un successo da condividere con tutta la squadra, sia in pista sia a Maranello, perché solo il lavoro di gruppo permette di raggiungere traguardi importanti. Congratulazioni anche ad Antonio (Giovinazzi, ndr) per il suo debutto in Formula Uno“. “Adesso – ha concluso – però la cosa fondamentale è ricordarci che questo non è il punto di arrivo ma solo il primo passo di un lungo cammino che deve vederci tutti impegnati a migliorare ogni giorno”.
Perfezionista, invece, Maurizio Arrivabele, team principal della Rossa: “Il week-end perfetto? Perfetto è quando hai due piloti sul podio, sono contento per tutti i ragazzi della scuderia, hanno lavorato con grande umiltà, modestia, professionalità, a casa e qua – ha detto – Sono contento per la Ferrari. Abbiamo detto che la Ferrari è di tutti e questo è un successo di tutti. Grande strategia? Un successo dettato da una grande macchina, da una grande Ferrari”. Felice anche Kimi Raikkonen, arrivato quarto al traguardo: “Con il primo set di gomme abbiamo faticato un pochino, con le soft la macchina si è comportata meglio – ha spiegato il finlandese – Sappiamo quello che dobbiamo fare per rendere la gara più vicina al mio stile. E’ un po’ deludente il quarto posto, ma non sono molto preoccupato”. “La vittoria di Vettel? Grandioso per il team. Abbiamo un buon pacchetto. Se sistemiamo delle cose, possiamo fare ancora meglio” ha aggiunto.
“Congratulazioni alla Ferrari, hanno fatto un lavoro fantastico in questo week-end, noi abbiamo fatto un ottimo week-end come team, ma in gara abbiamo faticato con le gomme” è stato invece il commento del pilota della Mercedes, Lewis Hamilton, dopo il secondo posto nel Gp d’Australia dietro alla Ferrari di Sebastian Vettel. “Ci siamo dovuti fermare perché non avevamo più aderenza e poi siamo finiti dietro la Red Bull – ha spiegato – A volte va così, nel complesso è stata una grande gara, con ottimi punti per il team e guardate che pubblico qua, grazie a tutti. E’ un Gp fantastico da fare qui” ha aggiunto il campione britannico.
“Sono molto emozionale come gli italiani. Mi sono arrabbiato perché la macchina non è andata veloce e abbiamo fatto un cambio di gomme troppo presto. Siamo entrati tre e quattro giri troppo presto, abbiamo sbagliato” ha detto il team principal della Mercedes, Toto Wolff, spiegando il doppio pugno sul tavolo nel box durante la gara nel momento-chiave del Gp in Australia, con la sosta di Lewis Hamilton al 17/o giro a Melbourne. “La Ferrari – ha ammesso – oggi era più veloce. Vettel era molto vicino. Oggi sono loro i vincitori”. “Bottas? E’ stato un weekend dove è cresciuto, è andato abbastanza veloce verso la fine della gara e sono felice”, ha concluso commentando la gara del pilota finlandese.
La vittoria della Ferrari non è stata l’unica buona notizia per l’Italia. Ottimo, infatti, l’esordio del giovane Antonio Giovinazzi in Formula 1 sulla Sauber. “E’ stato un weekend fantastico. Speravamo di chiudere la gara e sono arrivato 12esimo. Sono contento e contentissimo per la Ferrari che è tornata sul primo gradino del podio – ha spiegato il 23enne pugliese – Un weekend perfetto perché è tornato un pilota italiano in F1 e la Ferrari, che è italiana, è tornata a vincere”. “Fisicamente – ha raccontato ai microfoni di Sky Sport F1 il pilota di MArtina Franca – è dura. Ho sentito un po’ il collo negli ultimi giri. Serve esperienza, girare in F1 è completamente diverso. Servivano dei giri, tra due settimane sarò sempre in Cina vestito di rosso (da collaudatore, ndr) e poi vedremo. Ho avuto il bloccaggio che non mi ha aiutato, sulle supersoft mi sono trovato molto a mio agio”, ha concluso Giovinazzi.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.