“Una società gerontocratica” che non consente di spiccare il volo. Dal precariato in Italia, tra magazine e uffici stampa, al contratto in una agenzia di comunicazione di primaria importanza a Phoenix. La storia di Francesco Onorato, salentino classe 1989, racconta di una scommessa giocata e, fino ad ora, vinta. Ma con mille difficoltà.
Francesco parte dal tacco d’Italia, in direzione Roma, dove studia Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla Sapienza. Comunicazione e giornalismo sono le sue passioni, che lo portano anche a scrivere una raccolta di poesie (“Istantanee”, per Manni Editore) e a collaborare con diverse testate e uffici stampa di Roma e Milano. Ma la carriera non decolla, anche perché il mercato del lavoro italiano non offre opportunità concrete.
“Il mio curriculum e il fatto che parlassi italiano, inglese e spagnolo hanno fatto sì che decidessero subito di assumermi”
E allora l’azzardo del salto negli Stati Uniti, in Arizona, dove mette per un attimo da parte pedigree e formazione per accettare piccole occupazioni temporanee: nei primi mesi inizia a lavorare in un ristorante, in un bar e in una palestra di boxe. La gavetta è dura anche oltreoceano, per intenderci, ma produce frutti. E nel frattempo si attiva per colloqui e perfezionamento della lingua. Ed ecco l’arrivo dell’occasione tanto auspicata nel settore delle pubbliche relazioni. “Sono stato contattato dalla compagnia per cui lavoro durante il mio stage presso un competitor – racconta – . Il mio curriculum e il fatto che parlassi italiano, inglese e spagnolo fluentemente hanno fatto sì che decidessero subito di assumermi”.
La sua azienda offre strategie pubblicitarie, di marketing e pubbliche relazioni. I suoi colleghi sono sviluppatori informatici, creativi pubblicitari e scrittori. Il suo ruolo, tecnicamente, si chiama Public Relations Account Coordinator: scrive comunicati stampa e testi per discorsi pubblici, organizza interviste e conferenze stampa, stringe relazioni con giornalisti a livello locale e nazionale per assicurare visibilità ai clienti.
“Il coraggio di partire viene dall’ambizione personale, dalla delusione di non vedere i propri obiettivi realizzati”
Obiettivo: costruire (o ricostruire, a seconda dei casi) la loro reputazione e per questo si assicura quindi che la sua immagine pubblica sia impeccabile. Nel suo portafoglio clienti ci sono soggetti pubblici come la camera di commercio locale, ospedali, e privati come compagnie assicurative, resort, hotel e costruttori edili. Francesco ha un contratto a tempo indeterminato e tutti i benefit del caso: si parte da un’ottima assicurazione sanitaria, passando per ferie pagate e una pensione.
Un panorama professionale che gli ha consentito di fare dei passi personali con più serenità: ora si è sposato e ha anche un bimbo. Insomma, un’altra vita. Sua moglie Federica ha fatto un percorso simile al suo: lavora come editor scientifico per una enciclopedia con sede in università e come come professore associato in un college, mentre scrive la sua tesi di dottorato.
“Me ne sono andato per la mancanza di opportunità in Italia – spiega – . Non intendo tornare se non per le vacanze”. Ai ragazzi italiani consiglia di essere coraggiosi e flessibili, di lavorare fin da giovani e di imparare tanto e soprattutto al di fuori della scuola, che non prepara abbastanza per affrontare il mondo di oggi. Il coraggio di partire? “Viene dall’ambizione personale, dalla delusione di non vedere i propri obiettivi realizzati per colpa di una società gerontocratica e dalla volontà di superare i propri limiti”, conclude.
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