Vince il più atteso, la scheggia di questo inizio di stagione. Quel Maverick Vinales che promette di ‘scalciare’ nella lotta per il titolo tra i soliti noti. Il pilota spagnolo, nuovo compagno in Yamaha Valentino Rossi, si prende il primo gran premio della stagione. Lo fa dopo un lungo inseguimento e un testa a testa fino all’ultimo giro con Andrea Dovizioso, splendido secondo, mentre il Dottore, memore di qualche errore di troppo nella scorsa stagione, raggiunge e conserva un terzo posto prezioso in ottica stagionale. Anche perché se Marc Marquez è appena dietro ma dà l’idea di non avere una moto che lo supporti, Jorge Lorenzo chiude lontanissimo, come spesso gli accade sul bagnato.
E la pista di Losail è molto umida. Incredibile ma vero, la MotoGp incappa in un week end piovoso nel deserto del Qatar. La gara parte con quasi un’ora di ritardo a causa della pioggia che aveva già spinto la direzione gara ad annullare le qualifiche. Così ad approfittarne è chi, come Johann Zarco, ha potuto conservare la posizione acquisita nelle libere di venerdì. Il pilota francese scatta fortissimo dalla quarta posizione assieme a Marquez e Iannone. La partenza è positiva anche per Valentino Rossi, settimo al termine del primo giro dopo essere partito come decimo. Mentre la pista bagnata penalizza – ormai è una consuetudine – Jorge Lorenzo, scivolato subito dalla 12esima alla sedicesima posizione.
Lo spagnolo in sella alla Ducati fatica, chiuso da Aleix Espargaro, mentre davanti Marquez tallona Zarco e Dovizioso si incolla all’ex compagno di squadra Iannone, in un remake di quel testa a testa che lo scorso anno, proprio a Losail, costò caro al pilota di Vasto. E Vinales? Il più atteso di tutti, l’uomo che ha dominato il pre-stagione e si era imposto subito venerdì in Qatar, paga una partenza difficile e scivola in quinta posizione. Ci mette un po’ a scaldarsi, poi però risale prepotentemente.
La lotta tra i big favorisce Zarco. Il pilota è un esordiente in MotoGp, ma ritrovatosi davanti fa il vuoto giro dopo giro, favorito dalla gara accorciata a 20 giri che gli permette di spingere senza pagare più di tanto l’usura delle gomme. Poi però paga dazio all’esperienza, perdendo il controllo della sua Yamaha e rovinando nelle vie di fuga quando il vantaggio sugli inseguitori aveva iniziato a farsi piuttosto interessante.
Il k.o. del francese lancia in testa Dovizioso, impegnato fino a quel momento dal duello con Marquez e Iannone per il secondo posto. Schermaglie che si accendono quando inizia ad esserci in palio la vittoria. Nessuno però ha il passo del pilota della Ducati anche perché dietro la lotta è sempre più serrata, con Vinales bravo a trovare il passo dei primi.
Iannone si chiama fuori scivolando in curva, mentre Vinales supera Marquez e si lancia all’inseguimento di Dovizioso. La Honda del campione del mondo in carica – come quella di Pedrosa – ha un calo vistoso e viene passata anche da Rossi, che così dopo una gara nelle retrovie si ritrova in terza posizione a sette giri dal termine. Lontano, ma non troppo, dalla coppia di testa che inizia a darsele di santa ragione. Dovizioso e Vinales si passano più volte e il duello favorisce Rossi, che in due giri è ormai addosso agli altri senza però essere mai realmente pericoloso. Il passo degli altri due è un’altra cosa. Soprattutto quello di Vinales, più a suo agio in curva. È quanto basta allo spagnolo per prendersi la vittoria. Ma dietro c’è tanta Italia. E questo fa ben sperare.