Nella Capitale, città simbolo della storia e della cultura, il Museo della Civiltà Romana, il Planetario ed il museo Astronomico sono chiusi da oltre tre anni per dei lavori di messa in sicurezza che non sono mai cominciati. “Il paradosso – spiega Federico Siracusa, ex consigliere municipale del Comune di Roma – è che gli interventi da effettuare interessano solamente il museo della Civiltà Romana ma nel 2014 il sovrintendente capitolino per accelerare i lavori ha disposto la chiusura anche degli altri due musei”.
Una decisione, quella del sovrintendente che ha il sapore della beffa visto che i lavori non sono neanche partiti. “Già nel 2001 – sottolinea Eleonora Guadagno, presidente della commissione Cultura di Roma Capitale – erano stati stanziati 30 miliardi di vecchie lire per i lavori. Non è ben chiaro cosa sia successo, la documentazione è incompleta, sta di fatto che, a seguito anche di ricorsi da parte di alcune ditte escluse, siamo giunti a questa situazione vergognosa”.
E oltre alla chiusura, da più di tre anni, di musei che rappresentano circa il 10% della bigliettazione complessiva dei musei capitolini, c’è il problema di come i reperti vengono conservati in questa fase di stallo: “Abbiamo fatto un sopralluogo lo scorso 20 febbraio – prosegue la presidente – e siamo rimasti sconcertati per le condizioni in cui si trovavano”. E, dati alla mano “perdiamo una grossa offerta non solo di tipo turistico – sottolinea la Guadagno – ma anche educativo perché questi musei erano spesso visitati dai ragazzi delle scuole”. Una situazione paradossale che dovrebbe essere ad una svolta visto che “presumibilmente – conclude la presidente – entro maggio si avvieranno finalmente i lavori”.