Nuova polemica a L’Aria che Tira (La7) (qui la prima parte) tra il direttore de ilfattoquotidiano.it, Peter Gomez, e la deputata Pd, Pina Picierno, sulla vicenda romana delle presunte irregolarità nella raccolta firme per la candidatura di Virginia Raggi, su cui il programma tv ‘Le Iene’ ha realizzato un servizio. Picierno parte lancia in resta contro il movimento: “Hanno solo ologrammi, tutte cose finte, che riproducono questa strana dinamica sul web. Il nostro, invece, è un processo di partecipazione vera e autentica. Possiamo sicuramente dare lezioni di democrazia interna al M5s“. “Secondo me, i partiti, dal M5s al Pd, invece di rinfacciarsi chi è più democratico internamente, devono tutti sforzarsi di fare passi avanti” – osserva Gomez – “Credo che anche Pina Picierno sia contraria al fatto che un suo collega tesseri dei morti, così drogando il risultato all’interno di un circolo“. Il direttore de ilfattoquotidiano.it ricorda il caso delle primarie Pd di Napoli, risalente allo scorso anno, quando furono presentati candidati a loro insaputa e alcuni cittadini furono indotti a votare in cambio di denaro: “Sono rimasto a bocca aperta nel momento in cui i probiviri hanno deciso che il loro comportamento era regolare. Secondo me, invece, dare pochi euro in cambio di un voto è chiaramente un atto irregolare. Dobbiamo dare tutti il buon esempio. Questo gioco del ‘loro sono peggio, noi siamo meglio’ non mi interessa da cittadino”. Gomez poi menziona una sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia che nel 2006 aveva rigettato un’istanza simile a quella denunciata da ‘Le Iene’. “Mi fa piacere questa difesa d’ufficio del M5s non richiesta” – commenta Picierno – “E mi fa specie che venga fatta dopo”. “Io faccio il giornalista” – ribatte Gomez – “I miei colleghi stanno lavorando in redazione per trovare documenti e quando ho una notizia, la do, a differenza di Pina Picierno, che, essendo un elemento di partito, le notizie scomode al suo partito le tiene nascoste. Io do tutte le notizie sui 5 Stelle e sul Pd. Le ricordo anche tutti gli atti sullo scandalo di Quarto li ha letti su questo sito. Quindi, non le permetto di mettere in dubbio il mio lavoro di giornalista”
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