Firme Raggi, l’accusatore Onorato: “Prima erano bufale, ora cercano sentenze per difendersi? Ma rischiano il falso”
La
smentita del M5S dopo le accuse di
“incongruenze” sulla raccolta firme del sindaco di Roma Virginia Raggi, sollevate dal programma “Le Iene“, non convince
Alessandro Onorato. Ai microfoni de Ilfattoquotidiano, il consigliere capitolino della
Lista Marchini, che aveva denunciato il caso all’inviato della trasmissione, rilancia ancora tutti i suoi
dubbi: “La
sentenza del Tar del Friuli citata dal Movimento e l’assenza di sanzioni? I pentastellati hanno cambiato versione, prima parlavano di
bufala, ora cercano sentenze che li possano aiutare dal punto di vista amministrativo, ma non su quello penale”. E ancora: “La giurisprudenza la fa il
Consiglio di Stato. Se c’era un atto sbagliato, la candidatura non doveva essere accettata. A quel punto il Movimento 5 stelle doveva fare ricorso al
Tar del Lazio. Invece perché la lista non è stata rifiutata?”, ha attaccato Marchini. Ma non solo: “Loro hanno fatto 20 banchetti, ma risultano dieci cancellieri. Avevano il dono dell’ubiquità? Sfido Grillo e il M5S: perché non producono le ricevute dei pagamenti ai cancellieri?”. In merito alla mancata denuncia del caso alla magistratura, Marchini ha invece tagliato corto: “L’inchiesta nasce con le Iene, decideremo insieme cosa fare dopo che il M5S avrà deciso qual è la sua posizione definitiva”.