“L’azzardo distrugge la salute delle persone, alimenta la malavita e degrada i quartieri”. Oltre quattrocento persone in piazza contro la decisione annunciata dalla Regione Liguria guidata da Giovanni Toti di prorogare di un anno l’entrata in vigore della legge regionale del 2012 che a inizio maggio avrebbe reso attuativo il regolamento che vieta l’installazione di slot machines nei locali pubblici e l’apertura di sale da gioco vicini a scuole, chiese, campi sportivi.
A convocare la manifestazione il coordinamento comunale e regionale contro l’azzardo, che unisce il Comune di Genova, il Sert, la Fondazione Anti Usura, la Fondazione Auxilium dell’Arcidiocesi di Genova e Libera.
“Ho iniziato con una piccola vincita, sono finito nel tunnel della ludopatia e sono arrivato a pensare al suicidio, è molto pericoloso e può succedere a tutti” racconta Marco, ex giocatori compulsivi presenti in piazza: “Quando giochi ti isoli e arrivi a chiedere soldi a chiunque, ti indebiti e perdi tutto quello che hai”. Insieme alle tante associazioni della società civile impegnate nella lotta anti-slot, la Cgil e tutti i partiti dell’opposizione alla giunta Toti, dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle, in piazza anche il coordinatore dell’intergruppo parlamentare contro l’azzardo Lorenzo Basso: “Regioni di tutte le forze politiche hanno attivato strumenti per limitare la presenza di gioco d’azzardo sul territorio, anche in Liguria si può fare, cinque anni di tempo per adeguarsi alla normativa erano più che sufficienti”. L’applicazione della legge regionale contro l’azzardo consentirebbe ai comuni liguri di limitare il numero di sale e slot machine, il coordinamento regionale contro l’azzardo sarà ricevuto domani dal Presidente della Regione Giovanni Toti, che però ha già annunciato, in accordo con l’assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi, di voler tirare dritto nella decisione di voler prorogare di un anno l’entrata in vigore del regolamento anti-slot atteso da cinque anni dagli ex-giocatori compulsivi e le associazioni della società civile che ieri sono scese in piazza, tra le quali anche Arci, Auser, Comunità di San Benedetto, Acli, Cnca, Uisp, la consulta comunale di Genova contro l’azzardo e il coordinamento regionale “Mettiamoci in gioco”.