La sessualità è da sempre considerata una caratteristica delle relazioni romantiche e contribuisce al mantenimento della coppia.
Nello studio di Meltzer e dei suoi collaboratori della Florida State University, ricerca pubblicata recentemente sulla rivista Psychological Science è stata indagata la durata delle sensazioni di intimità e di benessere provata in seguito ad un rapporto sessuale con il partner, sostenendo quanto questa soddisfazione sessuale sia una buona determinante per la qualità e il benessere della coppia.
Nello studio sono state osservate 214 giovani coppie, sposate da almeno 3 mesi, ed è stato chiesto loro di annotare su un diario, ogni giorno per 14 giorni, quando è avvenuto un rapporto sessuale e il grado di soddisfazione sessuale e coniugale quotidiano. Il team li ha seguiti nei 4 e 6 mesi successivi per osservare eventuali cambiamenti.
I partecipanti riferiscono una media di 4 rapporti in 14 giorni, con molte variazioni nelle coppie, e dichiarano che la soddisfazione sessuale percepita durava fino a 48 ore successive, anche se in quelle ore non avveniva nessun’altra attività sessuale. Inoltre, più la sensazione di soddisfazione provata era intensa e profonda, maggiore era la soddisfazione generale della coppia, anche a distanza di mesi.
In questo senso, gli autori hanno concluso che la sessualità e la sensazione di benessere che ne deriva, nominata dagli autori afterglow – un bagliore – una sorta di aura, concorre alla solidità della relazione, al legame, all’unione tra le parti anche a lungo termine. Come funzioni questo fenomeno non è ancora ben chiaro e nemmeno quali siano le determinanti che contribuiscano alla sua crescita; sicuramente complicità, quantità di tempo trascorso insieme e profonda intesa (anche fuori dal letto) sono una buona base per una soddisfazione sessuale più forte, che potenzia il benessere sessuale e il legame affettivo tra i partner.
Dalla ricerca è emersa anche una possibile connessione biologica: la durata media della soddisfazione sessuale corrisponde ad un tempo ideale per aumentare le probabilità che un concepimento si verifichi. La concentrazione di sperma maschile, infatti, diminuisce con rapporti successivi e viene ripristinata in toto dopo tre giorni. Forse si tratta di un caso o più probabilmente questo collegamento sottolinea il legame biologico importante della nostra attività sessuale.
Per comprendere meglio, sarebbe interessante valutare anche la popolazione omosessuale ed anziana, ipotizzando che per questi ultimi l’afterglow dovrebbe essere maggiormente intenso e coinvolgente, data la durata della relazione. Ma Meltzer e il suo team ci lasciano con un’altra curiosità da soddisfare: se un minore o assente senso di soddisfazione post-sesso è espressione di un’unione debole, può essere considerato un predittore importante dell’infedeltà?
(Ringrazio la dott.ssa Vanessa Russo per la collaborazione)