“Wanted“. Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese ha offerto denaro a chi fornirà elementi utili per identificare il ragazzo che il giorno successivo alla visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto sul muro dell’Arcivescovado frasi contro il fondatore di Libera. “Don Ciotti sbirro. Meno sbirri più lavoro” (vedi foto). Sull’episodio, avvenuto poche ore prima della marcia organizzata da Libera per ricordare le vittime della mafia, è stata aperta un’inchiesta della Dda. Al corteo per le strade di Locri hanno partecipato 25mila persone. “Siamo tutti sbirri” avevano urlato per esprimere solidarietà a don Ciotti e alle forze dell’ordine. “Ecco l’immagine del balordo – scrive ora il sindaco Calabrese su Facebook – che arrivato in piazza De Gasperi a bordo di un’Opel Corsa guidata da altro idiota, ha lasciato traccia della propria viltà esponendo l’intera città ad una pessima figura a livello nazionale. Si offre lauta ricompensa a chi fornirà dettagliate notizie per poterli individuare”. Sulla rete circola anche il video di un giovane con una maglia chiara e i pantaloni scuri. La sensazione, a 10 giorni dall’episodio, è che si tratti di quelli che il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ha definito “tifosi della ‘ndrangheta”