La sanzione amministrativa, e relativa sospensione della patente, è inserita nel testo di una proposta di legge presentata dal senatore Davico (Gal) e sottoscritta da altri 60 senatori. L'obbiettivo è rendere meno pericolosa l'interazione su strada tra automobilisti e ciclisti aumentando le distanze di sicurezza. E ridurre il numero (alto) di incidenti con vittime e feriti
Novità positive per chi ama pedalare: presto potrebbe entrare in vigore una nuova normativa stradale a tutela dei ciclisti che vieta alle automobili di sorpassarli se queste ultime non si mantengono almeno ad un metro e mezzo di distanza durante la manovra. Una norma introdotta in Senato dal ddl 2658 e ora alla studio della commissione competente.
L’obiettivo, come riportato nella proposta stessa, è di contribuire a ridurre il numero di vittime e feriti fra i ciclisti, rispettivamente 250 e 16 mila ogni anno. Per gli automobilisti trasgressori la multa da pagare dovrebbe oscillare fra 163 a 651 euro, con la sospensione amministrativa della patente di guida (da 30 a 90 giorni e fino a 6 mesi se il guidatore è un neo patentato).
Del resto, come si legge nel ddl, “gli incidenti più gravi avvengono nell’ambito extraurbano dove ad influire sul maggiore rischio di decesso per i ciclisti è proprio la velocità dei veicoli motorizzati”, e il mancato rispetto delle distanze di sicurezza.
Il testo della proposta di legge riporta la firma di Michelino Davico (Gal) ma è sottoscritto da oltre 60 senatori di tutto l’arco costituzionale e, ovviamente, sostenuto dal ciclismo agonistico italiano. La speranza è quella di rendere meno pericolosa la convivenza fra i diversi utenti della strada e più sicura la fase di sorpasso delle auto sui ciclisti, visto che oggi la suddetta manovra è spesso portata a termine “a distanza eccessivamente ravvicinata rispetto alle biciclette”.