LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO, 48 ORE FUORI – IL PERMESSO, GHOST IN THE SHELL, CLASSE ZETA, LA VERITÀ VI SPIEGO SULL’AMORE. Recensione, scheda tecnica e voto
LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO di Raul Arevalo. Con Antonio de la Torre, Luis Callejo, Ruth Díaz. Spagna 2016. Durata: 92’ Voto 3/5 (DT)
Madrid, 2007, piena estate. Una rapina finisce male e Curro, l’autista della banda che faceva da palo, dopo un rocambolesco inseguimento in auto viene arrestato. Otto anni dopo il taciturno e misterioso José entra nel bar gestito da Ana, fidanzata di Curro, e suo fratello. José e Ana iniziano quella che sembra essere una storia di passione amorosa che sarà invece il semplice preludio della vendetta di Josè. Macchina da presa addosso ai personaggi, con semisoggettive furenti alla Dardenne, e primi piani intrusivi, La Vendetta… è uno di quei noir mediterranei appiccicaticci, tesi, durissimi, tragitto concitato tra mura scheggiate del barrio e pianure arse dal sole, alla ricerca dei rapinatori cattivi. Ceffi, panze da birraioli, pugili cocainomani, flamenco in piazza, felpe sudice, il bel lavoro di Arevalo, escalation di una vendetta cieca, che si consuma algida e meccanica, negli ultimi dieci minuti sembra addirittura assumere i tempi e i tagli dell’inquadratura di un western (spagnolo) di Leone. Arevalo all’opera prima, è stato protagonista di un altro imperdibile, e ancor più rarefatto e astratto esempio di cinema di genere, come La Isla Minima. Sexy e conturbante, nella sua parte da sempliciotta di quartiere, Ruth Diaz.