Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza ad Asuncion per protestare contro la riforma che apre la strada a un secondo mandato per Horacio Cartes, eletto nel 2013. La Costituzione varata nel 1992 dopo la dittatura limita l'incarico a soli 5 anni. Rodrigo Quintana, capo di un ramo dell’ala giovanile del Partito liberale, è morto dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa
Il parlamento incendiato per protesta contro la possibile rielezione del presidente. È un momento molto delicato quello che sta vivendo il Paraguay dove diverse centinaia di manifestanti sono scesi in piazza ad Asuncion. L’obiettivo? Dire no alla riforma che apre la strada alla rielezione del presidente Horacio Cartes. Gli oppositori hanno quindi fatto irruzione all’interno del Congresso buttando giù le barriere metalliche poste dalla polizia a protezione dell’edificio e dando loro fuoco. Durante gli scontri un giovane oppositore è morto per un colpo di pistola alla testa che sarebbe stato esploso da un poliziotto, nella sede del Partito liberale.
Il ministero dell’Interno ha fatto sapere che sta indagando sulle “circostanze delle morte del giovane, che sarebbe morto per mano di un agente della polizia nazionale”. La vittima è il 25enne Rodrigo Quintana, leader di un ramo dell’ala giovanile del partito, ha fatto sapere il presidente del movimento, Efrai Alegre, a sua volta ferito nelle violenze di venerdì notte. Quintana è morto nella notte, dopo che poliziotti sono entrati nella sede del partito e hanno sparato.
Un incendio è stato appiccato anche all’interno del Congresso e le fiamme sono state spente solo dopo “oltre una o due ore”, ha reso noto il giornalista di El Pais Santi Carneri intervistato dalla Bbc. Decine i feriti negli scontri, fra cui esponenti politici e agenti di polizia. Il ministro degli Interni, Miguel Tadeo Rojas, ha spiegato in seguito che le forze di sicurezza sono state costrette a reagire, con gli idranti e i proiettili di gomma, per disperdere la folla.
La Costituzione varata in Paraguay nel 1992 dopo 35 anni di dittatura limita l’incarico del presidente a un unico mandato di cinque anni. Ma Cartes, il cui mandato termina il prossimo anno, sta cercando di rimuovere tale vincolo con un emendamento che autorizza un secondo mandato. La manifestazione si era tenuta mentre 25 senatori, la maggioranza, aveva approvato l’emendamento alla costituzione che ora deve essere esaminato dalla Camera dove Cartes può contare su una solida maggioranza.