Lancia un messaggio ai terremotati che protestano a Montecitorio e annuncia che dopo l’abolizione dei voucher il governo è pronto a varare un’alternativa ai buoni lavoro. Dal forum di Confcommercio a Cernobbio, il premier Paolo Gentiloni prova a frenare – in qualche modo – la rabbia delle popolazioni colpite dal sisma. “Oggi confermo, e si vedrà con l’approvazione del Def, che l’impegno per il terremoto è una priorità assoluta e l’affronteremo con l’impegno e le risorse necessarie”, ha detto il premier mentre le popolazioni terremotate inscenavano una protesta sulla Salaria ad Arquata.
Poi il presidente del consiglio ha dedicato il suo intervento a temi più strettamente economici. A cominciare dal motivo per cui sono stati cancellati i voucher , e cioè volontà di “evitare mesi di discussioni ideologiche” su uno strumento “che era andato al di là dell’uso immaginato“. Gentiloni ha comunque annunciato l’intenzione da parte dell’esecutivo di lanciare un’alternativa ai buoni lavoro. “Risponderemo all’esigenza di una regolamentazione seria e diversa del lavoro saltuario e occasionale e lo faremo insieme. Prendo l’impegno qui a Confcommercio”, ha annunciato, spiegando anche che “i dati ci incoraggiano a proseguire con strumenti innovativi come il Jobs Act“.
Facendo riferimento ai dati Istat sulla fiducia dei consumatori, poi, il premier ha detto che a suo modo di vedere “c’è la percezione di un certo miglioramento del clima economico e delle prospettive future e ci sono segnali interessanti dall’andamento dei consumi”. “Dai consumi a gennaio – ha detto sempre il presidente – è arrivato un segnale positivo, che fa ben sperare per i prossimi mesi, ma sappiamo che dobbiamo lavorare ancora perché su base annua gli stessi dati possono essere letti in maniera diversa, sono contradditori”.
Gentiloni ha poi spiegato al pubblico di Cernobbio che il suo esecutivo punterà su “misure che sorreggano domanda interna, proseguendo il percorso di riduzione della pressione fiscale avviato in questi anni dal precedente Governo. Lo dico a chi è preoccupato: continueremo a lavorare per la riduzione della pressione fiscale, lo faremo in primavera e in autunno”.