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Domenica Live e il fondo del barile. Vip, presunti tali e ‘figli di’ messi in piazza. A quando una televisione senza schiamazzi?

La polemica di Domenico Naso

Nuovo picco di bassezza televisiva nel salotto domenicale di Barbara D’Urso. I telespettatori di Domenica Live sono abituati alle risse verbali, una delle caratteristiche principali del programma, ma stavolta si è arrivati all’aggressione fisica.

Protagonisti della risa in diretta sono stati Filippo Facci e Luca Di Carlo, avvocato di Ilona Staller e del figlio Ludwig, ospiti della D’Urso per parlare di vitalizi parlamentari e delle dichiarazioni che l’ex pornostar e deputata del Partito Radicale aveva rilasciato a La Zanzara (“Il vitalizio di 2000 euro mi serve per mantenere mio figlio”).

I toni del talk si sono accesi subito, con il verace rampollo Staller/Koons che ha ingaggiato uno scontro verbale durissimo con Karina Cascella e Francesca De Andrè (anche loro ospiti di Domenica Live). Ma la situazione è degenerata quando l’avvocato Di Carlo ha preso la parola e si è rivolto in modo ironico a Facci (“Il signore con la giacca fantozziana non è nessuno e questo non è un processo”). Il giornalista si è alzato e si è piombato su Di Carlo (seduto tra il pubblico) e i due sono venuti alle mani. A quel punto, Barbara D’Urso non ha potuto fare altro che chiamare a gran voce la pubblicità.

Al ritorno in onda, né Facci né Di Carlo erano in studio, visto che erano stati sbattuti fuori dopo l’accaduto, e la conduttrice si è subito dissociata: “Sono molto provata, c’è stata una rissa fino a un minuto fa nel mio studio. Non voglio che siano aperti i microfoni delle persone che sono state portate fuori da questo studio. Tutto questo è disgustoso”.

Peccato, però, che solo pochi secondi dopo lo scontro (stavolta solo verbale) tra gli ospiti sia tornato rovente, con Ludwig Koons accusato di aver messo le mani addosso a Karina Cascella durante la pausa pubblicitaria e Francesca De Andrè che continuava a ribattere al figlio di Ilona Staller, tanto che neppure la D’Urso è riuscita a riportare l’ordine e si è vista costretta a rimandare di nuovo la pubblicità. Pochi minuti dopo, ecco le mani avanti della conduttrice: “So già che domani tutti diranno che c’è stata una rissa dalla D’Urso giusto per sputare su di me. Non mi interessa, non è questo che mi preoccupa, lo giuro sui miei figli. Mi dispiace solo per il mio pubblico e mi dispiace invitare persone che poi hanno delle reazioni inaspettate”.

In realtà, a voler essere pignoli, Barbara D’Urso non ha invitato un gruppo di placide carmelitane scalze ma ha composto il solito bar di Guerre Stellari, con i divanetti pieni di gente nota anche e soprattutto per le gazzarre televisive di cui si è resa protagonista. Forse lo scontro fisico non se lo aspettava nessuno, ma che la discussione non sarebbe stata di certo improntata su uno stile british era facilmente prevedibile.

Ma Domenica Live si nutre proprio di questo, di risse televisive, incursioni a gamba tesa nella vita privata di vip o presunti tali (con il loro stesso permesso, beninteso) e di una continua corsa al ribasso con l’intento di solleticare gli istinti meno nobili del pubblico televisivo.

Qualche settimana fa, Parliamone Sabato di Paola Perego è stato chiuso per molto meno. Quella è la Rai, si dirà. Una tv pubblica che deve rendere conto ai cittadini che pagano il canone. Vero. Ma non per questo le tv private possono permettersi di mandare in onda tutto, senza rispetto alcuno verso i telespettatori. E sarebbe anche ora che dalle parti di Cologno si inizi a immaginare una nuova Mediaset, lontana dai toni sguaiati che appartengono evidentemente a un’altra stagione. Pier Silvio, se ci sei batti un colpo.

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