Mario Mele, 55 anni era inseguito daun mandato di cattura internazionale per una evasione fiscale di 17 milioni. La polizia kenyota l'aveva fermato, insieme ad Alberto Fulvio Leone e Stefano Poli, ribattezzati i "baroni della droga", perché in possesso di 3 chili di eroina, due pistole e 20mila euro in contanti
Era fuggito in Kenya , Mario Mele, il “re delle discoteche sarde” inseguito da un mandato di cattura internazionale per una evasione fiscale di circa 17 milioni di euro. Mele è stato arrestato nel paese africano ed estradato in Italia. Sbarcato oggi intorno alle 13.15 all’aeroporto di Fiumicino, è stato preso in consegna dalla polizia di frontiera. Insieme a lui, sono stati fermati dalle forze dell’ordine anche Alberto Fulvio Leone, 68 anni, genovese di Quinto, e Stefano Poli, 70 anni di Como, ribattezzati i “baroni della droga”. Tutti e tre erano stati arrestati dalla polizia kenyota il 2 aprile a Mombasa perché in possesso di 3 chili di eroina, oltre a due pistole e 20mila euro in contanti. Mele sembrava fosse evaso ieri da un carcere locale, come ha riportato un quotidiano del posto, ma invece è stato prelevato per essere estradato a Roma con un volo partito da Nairobi via Doha.
Si è trattato di un’operazione coordinata dall’Interpol contro il traffico internazionale di sostanze stupefacenti. In manette sono finite altre dodici persone tra cui Poli, Leone e Mele. Tutti e tre erano fuggiti nello stato africano per evitare l’arresto dopo le condanne per bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita. Mele, in particolare, aveva continuato in Africa l’attività illecita già svolta in Sardegna, con incassi non dichiarati al fisco, accumulati essenzialmente attraverso la gestione di locali di tendenza dell’isola come il ‘Buddha del Mar‘ di San Teodoro, il ‘Boca Chica‘ di Nuoro e il ‘Pata Pata’ di Budoni. Secondo gli inquirenti Mele avrebbe utilizzato anche società create ad hoc e intestate a prestanome.
Mele era fuggito dall’Italia nel 2013, quando, per sottrarsi all’arresto dei finanzieri di Nuoro, si era recato in Kenya dove ha continuato a fare l’imprenditore nel settore delle discoteche e dei locali alla moda. A Malindi gestiva il club ‘Pata Pata Beach Club’ che portava lo stesso nome del locale che lo aveva reso celebre in Sardegna, il cui destino era stato segnato dall’esito degli accertamenti del Nucleo di Polizia Tributaria di Nuoro. La disco di Malindi, situata su una spiaggia dell’Oceano Indiano, era stato arredato e progettato dallo stesso Mele.