A 24 ore dai bombardamenti con il gas a Khan Sheikhoun, la città occupata dai ribelli nella provincia settentrionale di Idlib, cambia radicalmente l'atteggiamento del presidente statunitense nei confronti di Damasco. "Quello che è successo ieri è inaccettabile - ha detto - Le mie intenzioni? Vedrete"
Un attacco “orribile, indicibile” e “inaccetabile”, che è “ben oltre la linea rossa“, e non sarà “più tollerato“. A 24 ore dai bombardamenti con il gas a Khan Sheikhoun, la città occupata dai ribelli nella provincia settentrionale di Idlib in Siria, cambia radicalmente l’atteggiamento di Donald Trump nei confronti di Damasco. “Quello che ho visto ieri su bambini e neonati ha avuto un grande impatto su di me e ha cambiato il mio atteggiamento verso la Siria e Assad. Quello che è successo ieri è inaccettabile“, ha detto il presidente degli Stati Uniti nel corso di una conferenza stampa congiunta insieme al re di Giordania, Adbullah II.
Il sovrano e la regina Rania sono stati ricevuti alla Casa Bianca da Donald e Melania Trump. Il presidente americano e il capo di Stato giordano hanno avuto un incontro bilaterale nello studio Ovale per discutere di lotta all’Isis e di crisi siriana. E alla fine – incontrando i giornalisti – Trump ha ufficializzato il suo cambio di posizione nei confronti di Damasco. “Le terribili azioni del regime di Assad non saranno più tollerate“, ha detto il presidente definendo l’attacco chimico in Siria come un “orribile, indicibile e terribile affronto all’umanità”
“Quando con i gas vengono uccisi bambini, neonati, per me sono sono state superate diverse linee, siamo ben oltre la linea rossa“, ha continuato Trump , ribadendo come l’amministrazione di Barack Obama abbia perso una grande opportunità per risolvere la crisi siriana. Ieri, poche ore dopo l’attacco, Trump aveva infatti definito “le azioni atroci del regime di Assad” come una “conseguenza della debolezza della passata amministrazione”. “Il presidente Obama – aveva continuato Trump – nel 2012 ha detto che avrebbe creato una linea rossa contro le armi chimiche ma poi non ha fatto niente”. Oggi, quindi, ecco ancora quel riferimento alla “linea rossa” che sarebbe stata superata, cambiando l’atteggiamento di Washington nei confronti della crisi siriana.
Poco prima che Trump intervenisse in conferenza stampa alla Casa Bianca, tra l’altro, l’ambasciatrice americana alle Nazione Unite aveva detto che “quando l’Onu non riesce a portare avanti il suo dovere di agire collettivamente, ci sono momenti in cui gli Stati sono costretti ad agire per conto proprio“. Una dichiarazione arrivata durante il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, in cui Haley ha sottolineato che se le Nazioni Unite non dovessero intervenire “noi potremmo” farlo. Qualche ora dopo, invece, ai giornalisti che nello studio Ovale gli chiedevano le sue intenzioni sulla Siria dopo l’attacco chimico, Trump ha risposto solo con un “vedrete“.