“L’esperienza ci ha insegnato che non bisogna mai credere a Renzi, che si candida a essere il politico più bugiardo dell’ultimo trentennio, alla pari con Berlusconi, anche se ha avuto meno tempo per esercitare l’arte di Pinocchio”. Così a Otto e Mezzo (La7) il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta l’ultima polemica tra Matteo Renzi e il settimanale Panorama per una dichiarazione riportata in una intervista, ma smentita dall’ex presidente del Consiglio (“se perdo stavolta, me ne vado davvero”). “Non si capisce poi se si riferisce alle politiche o alle primarie” – continua Travaglio – “Se perde le politiche, saranno gli italiani a mandarlo a casa. Non credo che ci sarà una terza possibilità. Le primarie non può perderle, perché il Pd è diventato il PdR, cioè il partito di Renzi“. Il giornalista poi si sofferma sullo stato della giustizia, prendendo spunto da “Giustizialisti”, il nuovo libro di Sebastiano Ardita e Piercamillo Davigo, pubblicato da Paper First. Travaglio commenta la prefazione da lui scritta: “In Italia delinquere conviene, perché il legislatore ha l’interesse a che la giustizia non funzioni. Questo interesse è evidente nei numeri: il Parlamento italiano attualmente conta almeno 100, tra indagati e imputati, più i loro avvocati, senza contare i loro parenti. Questo mi sembra sufficiente per spiegare il motivo per cui, da 20 anni a questa parte, il Parlamento si impegna scientificamente e pervicacemente a sfasciare la giustizia”. E aggiunge: “Basti vedere l’emergenza sicurezza. Vediamo questi qua che si affannano a cercare di approvare delle leggi assurde, come quella che consente a tutti di sparacchiare anche se il ladro sta scappando. E questo avviene perché loro stessi hanno depotenziato la repressione penale”