LA MECCANICA DELLE OMBRE di Thomas Kruithof. Con François Cluzet, Alba Rohrwacher. Francia/Belgio 2016. Durata: 93’ Voto 3/5 (AMP)
Reduce da un lungo esaurimento nervoso, il disoccupato di mezza età Duval non esita ad accettare di buon grado un impiego che gli sembra arrivato dal Cielo. Troppo semplice, infatti, è trascrivere alcune intercettazioni su una macchina da scrivere per 8 ore al giorno per un compenso alto e garantito. Surreali ma perentorie le poche condizioni da rispettare: non fare domande né rispondere ad alcuna proveniente da chiunque. In tutta segretezza, quindi, l’uomo deve starsene chiuso in un appartamento spoglio e disabitato, eseguire il suo “compito” ed rincasare nel silenzio con cui vi era entrato, puntuale, al mattino. Ignora, ovviamente, che dietro a tanto rigore si celi un sistema di criminalità di natura ibrida e letale: quando Duval ne prende coscienza è proprio quella – la coscienza – a farsi sentire in un dilemma morale fra la vita e la morte. Avvincente e teso fino all’ultimo minuto, La meccanica dell’ombra è ben scritto, diretto e recitato dentro a una tradizione noir transalpina e un’ambiguità – tutta contemporanea – del conflittuale agire umano. Buona anche la prova di Alba Rohrwacher, dolente protagonista femminile e anima “di confronto” con il leading maschile, magistralmente reso da François Cluzet.