A un anno dalla scomparsa del fondatore del Movimento, il figlio Davide Casaleggio ha organizzato un convegno nell'auditorium delle Officine Olivetti con esperti e giornalisti. In platea parlamentari, attivisti e naturalmente Beppe Grillo. Il pensiero è già alla campagna elettorale e al migliorare preparazione e immagine dei grillini. I temi discussi: informazione, lavoro, ambiente, imprese e scienza
In platea Beppe Grillo e i parlamentari M5s, sul palco gli esperti mentre Davide Casaleggio fa gli onori di casa. Il Movimento 5 stelle fa un nuovo passo per diventare grande, o almeno ci prova, e lo fa a Ivrea con un grande evento organizzato un anno dopo la scomparsa di Gianroberto. La regia è tutta del figlio del cofondatore del M5s: il ragazzo magro slanciato e dal sorrisetto pacato, quello che conosce a memoria tutti gli attivisti, quello che c’era da sempre senza che nessuno (all’esterno) lo avesse mai notato. Lui, che si è autodefinito nel suo debutto in tv, un semplice “aiutante” del Movimento perché “è un bel progetto” e che in realtà ne conosce tutti i segreti. Il convegno dal titolo Sum #01 “Capire il Futuro” è dedicato al tema che, dicono, più stava a cuore a Casaleggio. Sono dieci ore di interventi, con moderatori e presenze esterne e soprattutto non per forza affini al Movimento 5 stelle. Con un solo obiettivo: dare un segnale di apertura, farsi vedere credibili e adulti e soprattutto pronti a lavorare sulle idee in vista della campagna elettorale che li vede in questo momento prima forza politica in Italia.
Per capire Ivrea e per capire Davide, bisogna naturalmente partire da Gianroberto. “Io sogno il governo dei migliori”, diceva nelle poche interviste concesse. Era un’altra epoca, ma è sempre stata la direzione che il cofondatore aveva in mente. E’ ciò che ha in mente il figlio quando dice che il Movimento sta lavorando sulla classe dirigente. Nelle riunioni con i volti più di fiducia tra Genova e Milano, la preoccupazione è sempre stata quella: Grillo voleva portare i cittadini in Parlamento, ora bisogna trovare un modo per migliorare la selezione o almeno professionalizzare chi è diventato portavoce. Ivrea, i relatori, gli invitati: niente è lasciato il caso. Il luogo ad esempio ha un significato ben preciso: l’evento si terrà nell’Officina H, auditorium ricavato nel cortile delle Officine Olivetti costruite negli anni ’30 e dove Casaleggio iniziò a lavorare negli anni ’70.
Il programma della giornata, diffuso nelle ultime ore, prevede l’inizio dei lavori alle ore 10 con la proiezione di un video. Poi alle 10.30 i saluti e l’introduzione di Davide Casaleggio, padrone di casa ufficiale dell’iniziativa. Gli interventi saranno scanditi in base alle singole tematiche scelte, che saranno declinate sempre in funzione del “futuro”. Tra queste: tecnologia, ricerca e medicina, informazione, potere, scienza, lavoro e ambiente. La formula è quella di far parlare più persone e in un periodo di tempo che non sia troppo lungo per favorire scambi e confronti. Il primo ospite, e anche tra i più attesi, è Fabio Vaccarono, ceo di Google Italia. A seguire parleranno delle evoluzioni tecnologiche e del loro impatto sul mondo di economia digitale e lavoro, il vicedirettore dell’Istituto italiano di tecnologia Giorgio Metta e il tecnologo Massimo Chiriatti. Modera il giornalista e scrittore Luca De Biase. Per occuparsi di sanità interviene alle 11 Nicola Bedin, managing director dell’ospedale San Raffaele di Milano.
Uno spazio importante viene dedicato al tema dell’informazione. La libertà dei media è da sempre una delle battaglie dei grillini, che però hanno avuto non pochi problemi di rapporto con i giornalisti dagli anni dell’arrivo in Parlamento in poi. Il primo ospite è Enrico Mentana, direttore del Tg La7 e lui, intervistato dal collega Gianluigi Nuzzi, affronterà la delicata questione del legame tra tv e internet. Nel pomeriggio sarà la volta dell’intervento di Pier Luca Santoro, esperto di informazione online e autore di un libro pubblicato da Informant nel 2013 sul futuro della carta stampata. Alle 16.30 si confronteranno infine il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, il giornalista e conduttore de La Gabbia Gianluigi Paragone e l’autore e membro del cda Rai Carlo Freccero.
Per quanto riguarda il rapporto tra futuro e potere, alle 13 parlerà il procuratore Sebastiano Ardita in un dibattito dal titolo “libera magistratura nell’Italia postpolitica”. Grande assente il Procuratore Capo di Milano Francesco Greco che, previsto sul programma, ha deciso di rinunciare, come raccontato dal Fatto Quotidiano, dopo le polemiche politiche sull’opportunità della sua presenza all’evento. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, il suo intervento non ci sarà. Sul tema scienza si esprimeranno l’astronauta Paolo Nespoli e lo scienziato ed esploratore Francesco Sauro. Modera il giornalista Franco Bechis.
Sul lavoro saranno invece il sociologo Domenico De Masi e il CEO di Danieli Telerobot David Corsini a confrontarsi sui cambiamenti dovuti all’avvento della robotica e dell’economica digitale. Ma anche Gianpiero Lotito, fondatore di Facilitylive, motore di ricerca semantico definito da molti come l’anti-Google. Il lavoro è anche il prossimo capitolo del programma di governo su cui gli iscritti del Movimento 5 stelle saranno chiamati a votare nelle prossime settimane. Per parlare di ambiente sono stati invece invitati Paolo Ermani, presidente dell’associazione Paea (energie rinnovabili, efficienza e risparmio energetico), e Andrea Boraschi, responsabile di energia e clima per Greenpeace Italia. Si occuperà di evoluzioni geopolitiche dell’Italia nel panorama internazionale il direttore dell’Ispi Paolo Magri, lo stesso che nei mesi scorsi, aveva avuto un pranzo di “confronto” con il deputato M5s Luigi Di Maio. A seguire, sempre sul rapporto futuro-potere, un volto molto noto del Movimento, il docente e saggista Aldo Giannuli dialogherà con Gianluigi Paragone sul tema delle banche. La chiusura dei lavori è affidata a Maria Rita Parsi, psicologa e scrittrice, e al giornalista Massimo Fini.
Se l’obiettivo era portare gente esterna a incontrare i 5 stelle in un ambiente neutro, il figlio di Gianroberto può già essere soddisfatto. Ci sono facce amiche, gente che tra i grillini era nota da tempo, ma non solo e soprattutto, c’è l’intenzione di aprire un confronto che possa sanare lacune e preparare appunto, al futuro. Che sia il governo oppure ancora l’opposizione. I riflettori saranno puntati anche sulla platea. Ivrea è l’occasione per contarsi, per far vedere di essere presenti ed accreditarsi come la classe dirigente su cui si sta lavorando. Ci saranno i parlamentari, non tutti ma quasi: in prima fila sicuramente i rappresentanti del defunto direttorio (da Alessandro Di Battista a Carla Ruocco), ma soprattutto quello che tutti sanno che è il più probabile candidato presidente del Consiglio Luigi Di Maio. Ci sarà anche la sindaca di Torino Chiara Appendino e pure la collega di Roma Virginia Raggi. Tra il pubblico anche tanti attivisti storici che hanno espresso la volontà di essere presenti per ricordare Casaleggio, uno a cui dicono “di dovere tutto”. “A voi il Lingotto, la Leopolda, Arcore e le cene eleganti, a noi la comunità in cui nessuno deve essere lasciato solo”, ha detto il senatore M5s Nicola Morra. “Se domani andiamo ad Ivrea, ove Adriano Olivetti ha realizzato un’utopia straordinaria, un motivo ci sarà, e questo motivo ce l’ha ricordato Gianroberto, insieme a Beppe: rendere i sogni, le visioni, realtà”. Vero, ma Ivrea è anche quanto di più simile a un convegno di partito i 5 stelle, quelli delle piazze e dei comizi, abbiano mai fatto e resta da vedere come e in quanti supereranno la prova.