A dare la notizia di possibili movimenti di Mosca nel Mediterraneo è l'emittente americana Fox News. Il primo ministro Medvedev ha scritto sui social: "Gli attacchi Usa sono illegali e sono arrivati a un passo da scontri militari con la Russia"
Una nave da guerra russa nel Mediterraneo si starebbe dirigendo verso i due cacciatorpedinieri americani che hanno lanciato l’attacco in Siria della scorsa notte. Lo riporta l’emittente americana Fox News. La fregata ‘Ammiraglio Grigorovich RFS-494‘ ha attraversato lo stretto del Bosforo “qualche ora fa” e sta navigando nelle acque del Mediterraneo orientale, dove si trovano anche le due navi statunitensi. È armata di missili da crociera ‘Kalibr‘ e, scrive Fox News riportando l’agenzia russa Tass, la sua destinazione è il porto siriano di Tartus, base militare russa.
Mosca, storica alleata e protettrice del presidente Bashar al-Assad, ha fin da subito condannato il bombardamento della base di Shayrat, nel centro della Siria, da dove si sospetta sia stato lanciato l’attacco chimico contro la cittadina di Khan Sheikhoun. E ha già preso delle contromisure, sospendendo l’intesa con gli Usa per la sicurezza dei voli durante le operazioni aeree in Siria. Vladimir Putin, come riferito da un suo portavoce, ha definito l’azione militare americana “un atto di aggressione contro uno Stato sovrano che viola la legge internazionale“.
Il primo ministro Dimitry Medvedev ha inoltre voluto sottolineare come l’attacco missilistico degli Usa sulla Siria è arrivato a “un passo” dal colpire l’esercito russo. I funzionari Usa avevano informato le forze di Mosca dell’attacco e hanno evitato di colpire personale russo. Tuttavia le immagini satellitari suggeriscono che la base aerea colpita è sede di forze speciali ed elicotteri militari che il Cremlino sta impiegando per aiutare il governo siriano a combattere Stato islamico e altri gruppi militanti. Medvedev ha scritto sui social media che gli attacchi Usa sono illegali e sono arrivati a “un passo da scontri militari con la Russia”.
Il Cremlino, in una riunione del Consiglio di sicurezza convocata direttamente da Putin, ha chiarito che il raid messo in atto dagli Stati Uniti crea “un serio ostacolo” alla costituzione di una coalizione internazionale per sconfiggere l’Is e ha danneggiato le relazioni Usa-Russia. Da Damasco è invece arrivata la minaccia del consigliere politico di Assad, Buthayna Shaaban: “La Siria e i suoi alleati – Russia e Iran – risponderanno in maniera appropriata a questa aggressione”.