Oggi si è visto ridurre dalla Corte d’appello la condanna da un anno e quattro mesi inflitta in primo grado a sette mesi di carcere, in continuazione con i diciotto mesi (già scontati) del primo processo. Poiché deve indennizzare la parte lesa, gli è stato pignorato il quinto della pensione
L’amore non ha età e neanche lo stalking. Vittima di una persecuzione una donna 78 anni di Torino che ha denunciato l’uomo che la tormentava: un pensionato di 67 anni che la apostrofava con frasi come “sei stata solo mia e di nessun altro“. La vicenda comincia nel 2013, quando la signora (vedova) decide di troncare, dopo anni, la relazione sentimentale intrecciata con l’uomo.
L’uomo, che voleva delle spiegazioni, comincia a cercarla, agevolato peraltro dal fatto che frequentavano abitualmente la stessa sala da ballo. Comincia una escalation culminata in ingiurie, telefonate fino a dieci volte al giorno e, afferma l’accusa del pg Marina Nuccio, citofonate nel cuore della notte.
Nel settembre del 2015, per avere violato le misure restrittive, il pensionato è stato anche arrestato. Oggi, difeso dall’avvocato Marco Borio, si è visto ridurre dalla Corte d’appello di Torino la condanna da un anno e quattro mesi inflitta in primo grado a sette mesi di carcere, in continuazione con i diciotto mesi (già scontati) del primo processo. Poiché deve indennizzare la parte lesa, gli è stato pignorato il quinto della pensione.