A Milano sono diminuiti i reati ma allo stesso tempo è stata necessaria una stretta sulle richiesta di porto d’armi. Questo raccontano le parole del questore Marcello Cardona: “Da quando sono arrivato – ha spiegato parlando alla stampa – non ho mai smesso di firmare dinieghi“. Cardona si riferisce appunto ai dinieghi e alle revoche sul porto d’armi, passate dalle 271 del 2015 alle 606 del 2016. Mentre il questore nega i permessi alle licenze, nel capoluogo lombardo i reati sono in calo. “Questo non basta“, ha ammesso Cadorna, ripetendo più volte che uno dei principali impegni del suo mandato sarà quello di “cambiare la percezione della sicurezza nei cittadini”.
I dati presentati a due giorni dal 165mo anniversario della fondazione della Polizia evidenziano come nel capoluogo lombardo nel 2016 i reati siano notevolmente diminuiti rispetto all’anno precedente: -3,6% per i furti, -17,6% le rapine in abitazione, -13% quelle negli esercizi commerciali. Per quanto riguarda le licenze di porto d’arma per uso caccia o sportivo (rilasciati o rinnovati), si è assistito sì a una diminuzione dai 6.120 del 2015 ai 5.983 del 2016, ma a fronte di una diminuzione dei dinieghi e del passaggio dei nulla osta per l’acquisto di armi dai 105 ai 79 dell’anno scorso.
Quello di cambiare la percezione della sicurezza si dimostra quindi “un lavoro complesso che richiede la partecipazione di tutte le parti e che deve essere concreto e quotidiano”, ha detto Cardona. E a questo proposito il questore ha citato l’episodio di viale Monza, dove gli agenti sono stati avvertiti da alcuni cittadini che un uomo armato di due coltelli stava dando in escandescenze. “In pochi minuti gli agenti sono intervenuti e l’hanno neutralizzato”, ha spiegato Cardona elogiando l’operato della polizia.