L'episodio nella notte tra sabato e domenica a Pescara, nell'appartamento sul lungomare del capoluogo. All'interno dell'abitazione oggetti di valore lasciato al loro posto e sul tavolo un pc acceso. Il giornalista lo aveva spento prima di andare a lavoro
“Se è un furto siete dei poveracci. Se è una intimidazione avete sbagliato indirizzo. Buona domenica”. Primo Di Nicola, il direttore del quotidiano abruzzese Il Centro, sulla sua pagina Facebook non vuole sbilanciarsi per descrivere ciò che ha trovato ieri pomeriggio rientrando in casa: cilindro della porta d’ingresso forzato di netto e rimesso al suo posto, porta apparentemente chiusa, come se nulla fosse. All’interno dell’appartamento al quarto piano di un edificio sul lungomare di Pescara, poi, tutto più o meno in ordine: oggetti di valore al loro posto, nessun effetto personale mancante. Apparentemente nulla da segnalare. Tranne un particolare: uno dei due computer del giornalista ritrovato acceso nella custodia semiaperta e lasciata sulla scrivania nello studio.
Un messaggio intimidatorio? Presto per dirlo. Ma se fosse stata l’opera di topi d’appartamento con tutta probabilità i due computer e altri oggetti di valore presenti in casa sarebbero stati portati via. Il direttore de Il Centro ha provveduto a sporgere denuncia alle forze dell’ordine, che sono intervenute cercando di comprendere la natura dell’intrusione. Di Nicola sui social network ha deciso di non propendere per nessuna ipotesi, presa di posizione confermata anche a ilfattoquotidiano.it. L’unica certezza è che da qualche tempo Il Centro – che in settimana è stato protagonista di un’iniziativa originale: la pubblicazione di sei pagine interamente in latino per celebrare il bimillenario della morte di Ovidio – sta conducendo inchieste che stanno creando grande interesse nella regione.