È uscito da poco un photo book originale e coraggioso, pubblicato dalla casa editrice indipendente Edizioni Il galeone. Si tratta de In quel preciso istante. Retroscena di un reportage in Kenya, dell’argentino Guillermo Luna. Un lavoro ben confezionato, che mette insieme gli insegnamenti del miglior new journalism e della fotografia di prima linea.

Il reportage è stato realizzato nel Wajir, regione poco nota del Kenya nordorientale, situata a quasi 800 chilometri dalla capitale Nairobi e a solo 90 dalla frontiera con la Somalia. In questo territorio poverissimo, fortemente segnato da carestie e siccità, il Camillian task force, gruppo di intervento dell’ordine religioso dei Camilliani (che Luna aveva già seguito in Georgia, in un precedente lavoro), ha focalizzato i propri sforzi per realizzare numerosi progetti, dal supporto medico ospedaliero, ai programmi alimentari, alla costruzione di serre e di pozzi d’acqua.

L’autore, attraverso il racconto in prima persona e le immagini degli eventi in corso in quella terra remota, presenta uno spaccato vivido e inedito della vita quotidiana delle popolazioni e dei flussi migratori del Wajir, inserendo anche molte informazioni sulla tecnica di scatto e delle tecnologie utilizzate. Il libro, infatti, è corredato da numerosi filmati extra che, tramite un codice Qr abbinato ad alcune immagini, rimandano il lettore al preciso istante in cui il dito del fotografo ha scattato.

Interessante è anche l’utilizzo dell’innovativa tecnica della realtà aumentata, che permette alle fotografie di prendere vita, catapultando così l’osservatore all’interno della vita del Wajir e trasformando il reportage in viaggio multimediale, offrendo una scelta innovativa e democratica che permette al lettore di ampliare il proprio punto di vista e di fornirgli l’interpretazione del fotografo, oltre che stimolare la sua immedesimazione nella storia raccontata.

Un libro che si colloca nella politica di Edizioni Il Galeone, casa editrice che si è posta l’obiettivo di dar voce a storie complesse e vicende scomode da raccontare, e che vede il mercato come un terreno di “battaglia” dove cercare di dar voce alla cultura popolare e a situazioni di marginalità.

Per quanto riguarda l’autore, Guillermo Luna è nato a Funes nel 1970. Ancora giovanissimo, ha iniziato a lavorare come fotoreporter realizzando documentari e reportage in America Latina e in Georgia, India, Kenya, Italia e in altre parti d’Europa. Ha confezionato reportage sulla raccolta del cotone degli aborigeni Pilagàs, nel nord dell’Argentina, sulla crisi del Paese sudamericano vista dalle località più estreme della Terra del Fuoco, sull’ordine religioso dei Camilliani per il supporto educativo, alimentare, psicologico dato a bambini e adolescenti sfollati dopo il conflitto russo-georgiano del 2008.

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