La MotoGp 2017 ha un favorito che scalpita e un vecchio re che non ne vuole sapere di abdicare. A Termas de Rio Hondo, Maverick Viñales concede il bis dopo l’esordio vincente nel deserto. Il giovane spagnolo domina anche in Argentina con una regolarità impressionante e allarga il margine di punti rispetto ai diretti concorrenti per il titolo. Marc Marquez spreca la pole e una partenza lanciata con un errore, il mondiale di Jorge Lorenzo deve ancora iniziare. Resta lui, l’eterno Valentino Rossi. Il Dottore chiude in seconda posizione, salendo di un gradino dopo il terzo posto della prima gara stagionale. Nonostante un week end difficile, la settima posizione in griglia e l’età, il pesarese stupisce ancora con una domenica molto regolare contraddistinta da un solo attacco, deciso e preciso. E’ quello del sorpasso a Cal Crutchlow, terzo davanti ad Alvaro Bautista e all’altro giovane da seguire, Johann Zarco. Primi punti anche per Danilo Petrucci, settimo.

La gara: Lorenzo e Marquez subito fuori
Bastano quattro giri per rendere vivace una gara che si preannunciava monotona. Perché Marquez scatta in pole e vola subito aprendo un gap importante su Viñales, Crutchlow e Rossi. Su uno dei suoi tracciati preferiti, lo spagnolo sembra aver già segnato il gran premio: ha un altro passo rispetto agli altri e la pista sgombra. Ma all’improvviso scivola, finisce nelle vie di fuga e non riesce a rimettere in piedi la sua Honda. E cambia tutto. Perché dietro si lotta, grazie a una partenza perfetta di Viñales e Rossi, bravi a risalire approfittando di un Abraham crollato nelle retrovie dopo il miracolo del secondo tempo piazzato sabato. Il grande assente è Jorge Lorenzo, già impantanato in coda al gruppo dalle pessime qualifiche e coinvolto alla prima curva in un incidente che rimanda ancora una reale partenza della sua stagione.

Maverick se ne va
Così le Yamaha fanno strada assieme a Crutchlow, stranamente regolare anche in gara. Lo spagnolo però ne ha più di chiunque altro e riesce a staccare gli altri due grazie a un passo perennemente sotto l’1’40”, un “muro” che né l’inglese né Rossi riescono ad abbattere con costanza. Con il podio cristallizzato, la battaglia più aspra è appena dietro dove Pedrosa gira veloce ma finisce nel brecciolino come il compagno di squadra della Honda. Anche Aleix Espargaro e Andrea Dovizioso si toccano e salutano Termas dei Rio Hondo. Ne approfitta Johann Zarco, il “deb” francese che aveva già provato a stupire in Qatar: questa volta arriva in fondo ed è bravo a rimanere in scia del quarto posto di Alvaro Bautista.

La zampata di Vale
Si entra con questo quadro negli ultimi dieci giri, dove l’usura delle gomme inizia a pesare. E anche lo spessore tecnico di Valentino Rossi. Accende lui un gran premio spento dimostrandosi per l’ennesima volta un animale da gara. Dopo un week end difficile, eccolo spuntare mentre gli altri si eclissano. Diciottesimo venerdì, settimo nelle qualifiche e poi a sette giri dalla fine, il campione pesarese piazza la zampata. Sorpasso perfetto su Crutchlow e secondo posto conquistato. Un lampo che materializza la doppietta Yamaha, la moto più pronta in questo inizio di 2017. Maverick e Rossi ringraziano. E provano già un primo allungo.

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