Il restyling numero due dell'ultima generazione porta in dote alla citycar giapponese un nuovo motore 1.5 benzina da 111 cavalli, in sostituzione del "vecchio" 1.3, come pure tutta una serie di aggiornamenti tecnici ed estetici. Il cavallo di battaglia, tuttavia, resta la versione Hybrid
Frontale ridisegnato, specie nel taglio del fascione paraurti, inediti gruppi ottici posteriori a sviluppo orizzontale: il secondo “facelift” sulla terza generazione Yaris, dopo quello del 2014 succeduto al lancio del 2011, si muove su queste coordinate leggere con l’intento di conferire soprattutto un’impressione di maggior larghezza. Per il resto – a parte gli aggiornamenti tecnici a diversi componenti meccanici, specie sulla ibrida – l’auto è sostanzialmente immutata a livello di carrozzeria e dimensioni. Sotto il cofano, insieme agli altri motori conosciuti, figura tuttavia un inedito 1.5 benzina da 111 cv, chiamato a sostituire il precedente 1.33 da 99 cv con consumi ed emissioni leggermente inferiori, secondo la casa giapponese. Toyota punta tuttavia ancora di più sulla Hybrid, per la quale prevede una quota di diffusione in crescita dall’attuale 45% al 60% delle vendite.
Guidiamo per prima, dunque, l’unica novità vera della compatta giapponese. Il nuovo propulsore, aspirato, offre tuttavia l’originalità del doppio ciclo di funzionamento: come già previsto per le unità benzina che equipaggiano le ibride, anche questo 1.5 ad andatura costante marcia a ciclo Atkinson per ridurre consumi ed emissioni, mentre il ciclo Otto convenzionale è utilizzato richiedendo spunto e potenza. Il passaggio tra le due modalità è regolato dalla fasatura variabile della distribuzione, risultando di fatto inavvertibile ai passeggeri.
La nuova unità è discretamente briosa (serve “tirare” con una certa decisione però) ed elastica, pur coi suoi tempi anche per via di una coppia non elevatissima ed erogata piuttosto in alto (4400 giri). Manca insomma un po’ di personalità e l’accelerazione è solo discreta, con passaggio 0-100 km orari che richiede 11 secondi, mentre la percorrenza media dichiarata si attesta sui 20 km/litro che salgono a 21,7 km/l con sistema Start-Stop. Valido il cambio manuale standard a sei rapporti, in alternativa si può avere un automatico CVT.
All’economia spinta ed al massimo relax, in città, punta invece come sempre la Hybrid, immutata a livello di propulsione ibrida (100 cv complessivi dal duo motore benzina-unità elettrica); questa versione, tuttavia, presenta uno sterzo rivisto, maggior isolamento di diverse componenti meccaniche ad altri particolari affinati. La percorrenza media (dato dichiarato) è di 30,3 km/litro, in città teoricamente si sale fino a 32,2 km/l: specie in centro urbano, in effetti, con piede “piuma” sul gas si percorre parecchia distanza in modalità solamente elettrica.
Meno gradevole la marcia su percorsi extraurbani, invece, specie quando ci si trova ad accelerare sovente o a dover sorpassare: l’accelerazione appena discreta (0-100 km/h in 11”8) si combina al particolare funzionamento del cambio planetario, che trascina il rapporto stile scooter col motore fisso ad alto regime. Ad andatura livellata, invece, tutto torna rilassante anche grazie al rientro dell’unità benzina su rotazioni basse.
Di serie figura inoltre la gamma di ausili attivi alla sicurezza (Safety Sense), composta da sensore pre-collisione con frenata assistita, avviso superamento corsia, abbaglianti automatici, riconoscimento segnaletica stradale (quest’ultimo non sulla Cool, alla base dell’offerta). L’abitacolo resta in gran parte immutato, pur con lievi aggiornamenti a strumentazione e rivestimenti interni che ora offrono maggiori possibilità di personalizzazione. Comodo lo schermo a colori multifunzione tra i due strumenti circolari, che può ripetere tra le altre le informazioni della navigazione. L’ambiente di bordo impiega plastiche esclusivamente rigide, tranne la fascia centrale imbottita, ma resta accogliente e ben sfruttato a livello di spazio su entrambe le file di sedili.
Toyota Yaris – LA SCHEDA
Il modello: La Yaris si rifà ancora una volta il trucco, con pochi ritocchi a frontale e posteriore; non cambiano dimensioni e meccanica, tranne per qualche affinamento apportato in special modo alla versione ibrida. Gamma motori confermata, con l’aggiunta dell’inedito 1.5 aspirato da 111 cv.
Dimensioni: lunghezza 3,95 metri, larghezza 1,70, altezza 1,51 metri
Motori: benzina 1.0 69 cv, 1.5 111 cv, diesel 1.4 90 cv, ibrida 100 cv combinati (motore 1.5 + unità elettrica 45 kW).
Consumi omologati nel ciclo misto: da 3,1 a 5,0 litri per 100 km
Emissioni di CO2: 75-112 g/km di anidride carbonica
Prezzi: da 14.250 a 22.150 euro, promozione con rottamazione da 9.950 euro (Hybrid da 14.950 euro). Commercializzazione da aprile, porte aperte in maggio. Allestimenti Cool, Active, Style, Lounge, Trend.
Ci piace: La Hybrid guadagna qualche affinamento meccanico e si conferma del tutto godibile in città, non solo per il “gusto” di consumare pochissimo. Dimensioni come sempre contenute ma abitabilità e accoglienza di buona qualità. Interni maggiormente personalizzabili. Frenata automatica d’emergenza standard su tutte le versioni.
Non ci piace: Il nuovo 1.5 ha un funzionamento regolare, ma non è particolarmente dotato di personalità; ripresa un po’ pigra. Il consueto cambio automatico planetario della Hybrid (assimilabile ad un variazione continua di vecchia data) è poco a suo agio su percorso extraurbano e nel misto, quando ci si trova spesso ad accelerare.