Sembra un fotogramma del Padrino e invece è questa l'immagine scelta per sponsorizzare l'evento mondiale che si terrà a maggio in Sicilia. Il presidente del parlamento regionale siciliano: "Mi auguro si sia trattato di un errore e per questo chiederò formalmente alla presidenza del Consiglio dei ministri di ritirarlo"
Un giovanotto con la coppola, le bratelle, la sigaretta in bocca e lo sguardo rivolto ad una signorina con l’ombrellino, che da parte sua socchiude gli occhi quasi imbarazzata. Sembra un fotogramma di un qualche B-movie che fa il verso a Il Padrino o forse una di quelle cartoline che vendono ancora nei chioschi per turisti di Catania o Palermo. E invece è questa l’immagine scelta per sponsorizzare il G7 di Taormina ai media stranieri. La foto del giovanotto con la coppola è infatti uno dei fotogrammi scelti dall’app governativa dedicata a chi si accredita all’evento. Una rappresentazione della Sicilia che ha fatto scoppiare la polemica sui social network, con tanto di mailbombing annunciato alla Presidenza del Consiglio.
E dire che annunciando la scelta della città siciliana per ospitare l’evento, Matteo Renzi aveva usato parole che andavano in un senso completamente opposto. “Il G7 dovevamo farlo a casa mia, a Firenze, ma dopo che qualcuno in Europa ha detto che la Sicilia era soprattutto terra di mafia ho deciso di farlo qui, per dimostrare i valori di civiltà che abbiamo in questa terra”, aveva annunciato l’ex premier spiegando che “la prima opera, la più importante, che rimarrà a Taormina dopo il G7 è che avrete una immagine mediatica di questa città in tutto il mondo spaventosa. Non c’è opera più impattante per l’economia di un territorio che la foto di gruppo del G7″. E infatti, al pronti via ecco il giovane con la coppola ad accogliere gli accrediti dei giornalisti di tutto il mondo.