Dopo l’approvazione definitiva di uno dei due ‘Decreti Minniti‘, quello che contenente le nuove norme per i richiedenti asilo, per il quale il senatore del Partito Democratico, Luigi Manconi, non aveva votato la fiducia; oggi in Senato, è la volta del secondo decreto, quello contenente ‘misure per la sicurezza delle città‘ e per il quale ancora Manconi, dichiara al fattoquotidiano.it, non voterà la fiducia posta dal governo, perché tra le tante norme: “s’introduce la ‘fragranza differita’: un ossimoro perverso. Una grave deroga al nostro ordinamento e quello che mi preoccupa è che lesioni così profonde al nostro sistema giuridico, vengano accolte con tanta superficialità senza la consapevolezza che si sta mettendo mano a principi fondamentali del nostro apparato di diritti e di garanzie, che riguarderà tutti noi: non gli stranieri, i writers o i senza fissa dimora, ma alla fine colpiranno tutti i cittadini italiani”.

Sulle nuove norme per i richiedenti asilo, che per accelerarne l’iter, il governo ha previsto di eliminare un grado di giudizio, l’appello, Manconi afferma: “Non è accettabile. S’introduce di un diritto etnico, una deroga a svantaggio di una categoria particolarmente debole: i migranti”. Manconi esprime dubbi anche sul superamento dei CIE, (Centri di Identificazione ed Espulsione) a favore dei Centri permanenti per i Rimpatri, i Cpr: “al momento su questo c’è solo la parola del Ministro. A parte questo non abbiamo nessuna garanzia che questo avverrà ed a mio avviso, i Cpr sono destinati ad essere la riproduzione dei CIE. Nel 2016 i rimpatri sono stati meno di seimila, non perché mancassero i CIE, ma perché l’operazione di rimpatrio è molto difficile e complessa ed invece la si presenta come una ricetta miracolosa – e per spiegarla, Manconi fa l’esempio dell’attentatore di Berlino, Anis Amri – dopo essere stato in un carcere italiano e dopo esser transitato per un CIE, venne espulso dall’Italia, ma non fu rimpatriato in Tunisia – Paese con il quale l’Italia ha un accordo bilaterale per i rimpatri da decenni – perché la Tunisia non volle riconoscere il suo connazionale. Il rimpatrio – conclude Manconi – va utilizzato, ma se noi se ci affidiamo solo a questo strumento verremo delusi ancora una volta”.

Articolo Precedente

Renzi da Vespa demolisce l’Italicum. Ma sull’inchiesta di Report glissa

next
Articolo Successivo

M5s, polemiche per la frase di Di Maio sull’importazione di ‘criminali romeni’. Pd: ‘Razzista’. Antigone: ‘Detenuti in calo’

next