Si chiamano Gaia e Gioia, hanno due mesi e rischiavano di finire sulle tavole pasquali. Per la presidentessa della Camera, "adottare un agnellino significa salvargli la vita"
Dopo Fiocco di Neve arrivano Gaia e Gioia: la presidentessa della Camera Laura Boldrini ha chiamato così le pecorelle di due mesi che ha adottato a distanza. Le due bestiole sono arrivate mercoledì mattina a Montecitorio, accompagnate da due volontarie dell’Enpa, con tanto di pettorina blu, e dalla presidentessa dell’Ente protezione animali Carla Rocchi. Pochi giorni fa, anche Silvio Berlusconi ha salvato cinque agnellini destinati alle tavole degli italiani, accogliendoli nel parco della sua casa Arcore.
Accoccolate sul tappeto dell’anticamera della presidenza della Camera, guardate da commessi in divisa e guanti bianchi, le due pecorelle – forse i primi animali vivi a entrare ufficialmente nella sede parlamentare – non si trasferiranno a casa della Boldrini, che spiega: “Non ho un giardino e il mio gatto, Gigi, potrebbe risentirsi”. Resteranno invece nella fattoria didattica dove sono nate e vivono attualmente. “Secondo me si candideranno in Parlamento”, scherza Carla Rocchi mentre presenta le pecorelle “che si sono già adeguate al Palazzo” alla Boldrini, felice perché “sono state salvate dalla macellazione“. E la presidentessa di Montecitorio promette: “Io mi occuperò di quello che servirà loro, e andrò a trovarle”, aggiungendo che “adottare un agnellino significa salvargli la vita”. Soprattutto in prossimità della Pasqua, festa che da sempre coincide con una “strage” di ovini per la delizia delle tavole imbandite a festa.
L’incontro a Montecitorio è stato occasione per fare il punto sulla campagna di sensibilizzazione dell’Enpa sul rispetto degli animali “che ha determinato un calo delle vendite degli agnelli”, sostiene Rocchi. “Far venire qui questi due agnellini – dice ancora Boldrini – ha il senso di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ad una campagna importante che mira a far capire agli italiani che gli animali vanno rispettati e non trattati con crudeltà”. In un post sulla sua pagina Facebook, ha aggiunto che “il rispetto delle tradizioni non ci obbliga a uccidere altri esseri viventi”. Nei giorni scorsi, diverse polemiche avevano accolto l’adozione di cinque agnelli da parte dell’ex premier Berlusconi: per Gian Marco Centinaio e Claudio Borghi Aquilini, entrambi della Lega Nord, le varie campagne vegane o in difesa degli ovini “rischiano di danneggiare il settore della carne”, e “la vera strage è quella delle aziende italiane che chiudono”.