La prima giudice donna musulmana degli Stati Uniti, Sheila Abdus-Salaam, è stata trovata morta nel fiume Hudson a New York. Lo ha riferito la polizia, precisando che il cadavere della donna è stato ripescato in acqua, all’altezza di Harlem, intorno alle 14 ora locale di mercoledì. Sul corpo, che era vestito, non sono stati riscontrati segni di traumi, e le cause della morte saranno chiarite solo con l’autopsia. Dopo i primi accertamenti, le autorità stanno seguendo la pista del suicidio.  Il ritrovamento è avvenuto un giorno dopo che il marito aveva denunciato la scomparsa della donna dalla loro casa di New York.

La 65enne Abdus-Salaam, originaria di Washington D.C., è stata anche la prima afroamericana ad essere nominata alla Corte di appello – la più alta istanza giudiziaria dello stato – su proposta del governatore di New York, Andrew Cuomo, nel 2013. “Come prima donna afroamericana ad essere nominata in una Corte d’appello statale è stata una pioniera“, ha scritto Cuomo in una nota. “Attraverso i suoi scritti, la sua saggezza e la sua irremovibile bussola morale, è stata una forza potente la cui eredità si sentirà per anni”.

Abdus-Salaam veniva da una famiglia della classe operaia con sette figli, e aveva frequentato le scuole pubbliche del distretto di Columbia. Più volte aveva raccontato di aver deciso di studiare legge dopo aver incontrato l’avvocatessa afroamericana per i diritti civili Frankie Muse Freeman, la prima donna a entrare nella Commissione per i diritti civili.

 

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