Due settimane dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di Beppe Grillo e Alessandro Di Battista per diffamazione la procura di Genova ha già chiesto l’archiviazione per entrambi. L’indagine era stata aperta dopo la querela presentata dalla candidata sindaco Marika Cassimatis. La professoressa – “scomunicata” dal garante Grillo dopo aver vinto le comunarie M5S del 14 marzo – aveva denunciato il fondatore del movimento e il deputato per alcune frasi pubblicate sul blog il 17 marzo scorso, all’indomani dell’annullamento delle Comunarie che l’avevano scelta come candidata a sindaco, e per una intervista rilasciata al Corriere.
In particolare Cassimatis contestava la frase “In qualità di garante del MoVimento 5 Stelle, al fine di tutelarne l’immagine e preservarne i valori e i principi, ho deciso, nel pieno rispetto del nostro metodo, di non concedere l’utilizzo del simbolo alla lista di Genova con candidata sindaco Marika Cassimatis” del blog di Grillo, secondo il quale “molti” esponenti della sua lista “hanno ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del MoVimento 5 Stelle”. L’ex candidata aveva anche ritenuto lesive alcune dichiarazioni di Di Battista secondo le quali “ci sono persone non in linea con la nostra lotta” e che, “piuttosto che correre il rischio di ritrovarseli nel gruppo misto qualche settimana dopo, si prende questa decisione“. Grillo nei giorni scorsi aveva depositato una memoria nella quale sosteneva il suo diritto di critica, ritenendo quelle considerazioni non diffamanti. Sarà ora un gip a valutare se accogliere la richiesta del pm Walter Cotugno. Cassimatis quattro gironi fa ha ottenuto dal giudice la sospensione dell’esclusione della sua lista e il ripescaggio di quella del tenore Luca Pirondini, vicino ai vertici del partito, che il 17 marzo è stato scelto per correre al suo posto con il simbolo M5S alle elezioni in calendario tra due mesi.
“Ho sentito Cassimatis, al momento non ha ancora ricevuto nulla di ufficiale ma ci sono dei tempi tecnici. Non sono in grado di confermare ma, se si trattasse di una richiesta di archiviazione, ci sono 10 giorni di tempo per proporre opposizione” spiega l’avvocato Lorenzo Borré, legale di Cassimatis. “La querela – sottolinea l’avvocato Borrè, che al momento cura la parte civilistica – è stata presentata direttamente da Cassimatis. Se verrà confermato il mio incarico anche per la parte penale valuteremo il da farsi nei prossimi giorni“. Sul ricorso vinto invece dalla docente genovese, in sede civile – legato alla riammissione della sua candidatura per le prossime amministrative – come conferma il legale nei prossimi giorni partirà anche una richiesta bonaria al leader Cinque Stelle sul ritiro della sospensione dal Movimento arrivata per Cassimatis e alcuni membri della sua lista.