Il pm Marilù Gattelli ha notificato un avviso di garanzia a cinque giovani tra i 21 e i 27 anni, residenti in zona. Tutti sono al momento indagati di morte come conseguenza di altro reato; quattro, quelli che avevano presumibilmente trascorso la serata nei locali della zona assieme alla vittima, anche di omissione di soccorso; tre, compreso chi avrebbe ceduto la sostanza letale, devono rispondere di spaccio
Ci sono cinque ragazzi indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Matteo Ballardini, il 19enne trovato morto nel tardo pomeriggio di mercoledì in un’auto parcheggiata a Lugo di Romagna (Ravenna). Il sospetto è che il ragazzo possa essere deceduto, dopo un’agonia durata ore, forse a causa dell’assunzione di stupefacenti. E che i suoi amici, pur vedendolo sofferente, lo abbiano lasciato solo nella sua auto dopo una serata passata in discoteca. Tanto che in ragione dell’esame autoptico il pm Marilù Gattelli ha notificato un avviso di garanzia a cinque giovani tra i 21 e i 27 anni, residenti in zona. Tutti sono al momento indagati di morte come conseguenza di altro reato; quattro, quelli che avevano presumibilmente trascorso la serata nei locali della zona assieme alla vittima, anche di omissione di soccorso; tre, compreso chi avrebbe ceduto la sostanza letale, devono rispondere di spaccio.
Il medico legale incaricato dal pm, Loredana Buscemi di Ancona, avrà 60 giorni di tempo per depositare le proprie conclusioni. Tra le parti, solo i genitori del 19enne, tutelati dall’avvocato Celestino Salami, hanno individuato un proprio consulente (il medico legale ravennate Pier Michele Germanò). Finora tra amici, conoscenti e familiari, sono state oltre una trentina le persone ascoltate dai carabinieri per chiarire l’ultima notte di Matteo. Secondo quanto finora ricostruito dai carabinieri, il giovane è uscito da casa martedì, dopo le 21, per raggiungere gli amici. Attorno alle 23 ha iniziato a sentirsi male. Dalle 2 e fino all’alba, i quattro amici con lui (tre ragazzi e una ragazza) sono tornati a casa alla spicciolata, lasciandolo solo nella vettura. Forse qualcuno di loro più tardi è tornato indietro per fargli visita. Di fatto alle 15.30 il padre, dopo numerose chiamate senza risposta, ne ha denunciato la scomparsa. E alle 17 un automobilista di passaggio ha notato il corpo ormai esanime e ha dato l’allarme.