Choe Ryong-hae, secondo alcuni analisti il secondo più potente ufficiale del Paese, ha ribadito: "Risponderemo a una guerra totale con una guerra totale". Durante le celebrazioni per la Giornata del Sole hanno sfilato missili balistici e quello che sembra un nuovo missile intercontinentale. L’ambasciatore russo a Pyongyang, Aleksandr Matsegora: "Faranno presto nuovo test"
Missili balistici e un nuovo missile intercontinentale a lunga gittata tra i fiori e la musica della Giornata del Sole, la grande celebrazione per commemorare il 105esimo anniversario della nascita di Kim Il-sung. Con il vice presidente nordcoreano del Partito dei lavoratori, Choe Ryong-hae, che intervenendo alla parata ribadisce che il il Paese è “pienamente preparato ad affrontare qualsiasi tipo di guerra con le armi nucleari, se gli Stati Uniti attaccano la penisola coreana”. La Corea del Nord celebra il fondatore del regime ed ex leader, nonno dell’attuale dittatore Kim Jong-un e la tensione con gli Stati Uniti continua a salire, dopo che nei giorni scorsi la stampa statunitense ha rivelato i piani di Donald Trump riguardo a un raid preventivo con armi convenzionali Pyongyang in caso di nuovi test nucleari
La Giornata del Sole, la festa nazionale più importante della Corea del Nord, è stata presieduta dal leader Kim Jong-un e trasmessa in diretta dalla tv di Stato. L’esercito della Corea del Nord ha fatto sfoggio del suo arsenale di armi, tra cui carri armati, lanciarazzi e nuovi missili KN-08 e KN-14 tra cui uno che secondo gli analisti sudcoreani ha dimensioni sufficienti per considerarlo a lunga gittata. Anche se potrebbe trattarsi di un falso o di un prototipo. In mostra per la prima volta anche quelli che sembrano essere missili balistici strategici che possono essere lanciati da sottomarini e sviluppati per ospitare testate nucleari capaci di raggiungere obiettivi in tutto il mondo. Presente anche il potente missile a medio raggio ‘Musudan’, che potenzialmente potrebbe raggiungere le basi aeree statunitensi a Guam.
In questa cornice Choe, secondo alcuni analisti il secondo più potente ufficiale della Corea del Nord, ha avvertito che “se gli Stati Uniti rivolgeranno provocazioni sconsiderate contro di noi, le nostre forze rivoluzionarie saranno pronte a combattere e risponderanno all’istante con la guerra a tutto campo e gli attacchi nucleari con il nostro arsenale nucleare”. E ancora: “Risponderemo a una guerra totale con una guerra totale, e a una guerra nucleare con il nostro stile di un attacco nucleare”. Choe ha criticato il nuovo governo degli Usa sotto il presidente Donald Trump per “la creazione di una situazione di guerra” nella penisola coreana con l’invio di mezzi militari strategici nella regione.
Kim Jong-un, in abito nero e camicia bianca, è arrivato a bordo di una limousine nera, ha salutato la sua guardia d’onore e si è poi avviato lungo un tappeto rosso verso il podio per assistere alle celebrazioni. Non ha parlato prima che la tv di Stato nordcoreana interrompesse le trasmissioni in diretta dalla piazza. Kim, leader 30enne salito al potere alla fine del 2011, ha sempre enfatizzato come le armi nucleari siano il fondamento della sua strategia di difesa nazionale.
Intanto sembra solo questione di tempo prima che arrivi la scintilla che potrebbe scatenare l’escalation. L’ambasciatore russo a Pyongyang, Aleksandr Matsegora, ritiene per esempio probabile che il regime nordcoreano conduca un nuovo test missilistico nel prossimo futuro. “Qualche tempo fa – ha spiegato il diplomatico – quando è stato effettuato il test di un nuovo motore a razzo, Kim Jong Un ha detto che il mondo imparerà come è importante la creazione di un nuovo motore a razzo. Quindi si può dire quasi con certezza che i coreani stanno per dimostrare i loro risultati nella sfera della tecnologia dei razzi”. Secondo Matsegora, il test missilistico potrebbe essere effettuato per il Giorno del Sole (oggi, 15 aprile) o il 25 aprile, quando si celebra l’85esimo anniversario della creazione dell’esercito. L’ambasciatore ritiene invece meno probabile, ma da non escludere, un nuovo test nucleare.