Cronaca

Controesodo di Pasquetta, code in Liguria. E alle 22 inizia lo sciopero dei casellanti

Dalle 22 di lunedì sera fino a martedì alla stessa ora, i varchi con pagamento solo manuale potranno essere chiusi per l’assenza dei lavoratori, mentre rimarranno regolarmente aperti i varchi con cassa automatica e quelli riservati ai clienti Telepass

È giorno di rientro per tutti gli italiani che hanno approfittato delle feste per una gita fuoriporta, e sulle autostrade ci sono già code destinate a crescere. In Liguria si registrano file di oltre 20 chilometri sulla Autofiori tra Albenga e Feglino, in direzione Genova. Ma il rischio bollino nero è dovuto anche allo sciopero di 24 ore dei casellanti: dalle 22 di lunedì sera fino a martedì alla stessa ora, i varchi con pagamento solo manuale potranno essere chiusi per l’assenza dei lavoratori, mentre rimarranno regolarmente aperti i varchi con cassa automatica e quelli riservati ai clienti Telepass. Autostrade per l’Italia prevede disagi e code ai caselli.

Uno sciopero in nome della sicurezza, come spiegano gli organizzatori, ovvero Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl: “Molte concessionarie autostradali non applicano la circolare ministeriale che impone la presenza di un addetto h24 ai caselli automatizzati per ragioni di sicurezza e di qualità del servizio”. “Le autostrade – sottolineano le organizzazioni sindacali di categoria – sono un bene pubblico ed è un diritto di tutti usufruirne in modo sicuro. Sono date in concessione ad aziende i cui utili, grazie ai pedaggi regolarmente aumentati ogni anno, non hanno mai risentito della crisi economica. Sorprende dunque tanta resistenza, che non trova giustificazione economica, nell’applicare una circolare ministeriale. Un lavoratore presente h24 può intervenire tempestivamente in caso di qualunque necessità, come ad esempio quando una sbarra non funziona”.

I sindacati inoltre sperano che “gli utenti comprendano le motivazioni del nostro sciopero in quanto loro per primi devono esigere sicurezza e qualità di un servizio pagato caramente”. E aggiungono che “qualsiasi disservizio e limitazione della circolazione nel corso dello sciopero dipenderanno dalle scelte dei concessionari di concentrare il traffico ai caselli sui soli varchi regolati da automatismo e queste scelte non possono essere addebitate ai lavoratori e al sindacato”.