I servizi segreti avvertono i candidati all’Eliseo sulla minaccia terrorismo che incombe sulla campagna elettorale. Una minaccia “particolarmente pesante”, sottolineano gli 007, nello stesso giorno in cui due presunti terroristi sospettati di preparare “un attacco imminente” sono stati arrestati nel terzo arrondissement di Marsiglia. Si tratta di due uomini di 23 e 29 anni di nazionalità francese, già noti agli 007 per la loro radicalizzazione. Uno è convertito all’Islam e il più giovane dei due, nato nel 1993, secondo Rtl era ricercato per adesione a gruppo terrorista e uso di false identità. Non sono originari di Marsiglia, ma avevano affittato una casa nella città affacciata sul Mediterraneo.
Secondo le Parisien “volevano colpire un candidato all’elezione presidenziale” e gli inquirenti hanno rintracciato un loro video in cui prestano “giuramento all’Isis”. Il palazzo dove sono stati arrestati è stato evacuato e perquisito, e al suo interno sono stati rinvenuti una pistola, una mitragliatrice e prodotti chimici potenzialmente utilizzabili per fabbricare l’esplosivo artigianale Tatp, lo stesso trovato nell’abitazione di quattro sospettati di terrorismo arrestati a febbraio a Montpellier. Oltre ai servizi, anche per il ministro dell’Interno Mathias Fekl “il rischio terrorismo è più elevato che mai” e ha aggiunto che oltre 50mila uomini sono dispiegati sull’insieme del territorio per garantire la sicurezza del voto.
Da ieri, i servizi di sicurezza francesi hanno chiesto a Francois Fillon, candidato dei Republicains, di indossare un giubbetto antiproiettile ma l’ex premier ha rifiutato. Lo ha appreso la tv Bfm da fonti dei servizi di informazione. La decisione è stata presa dopo la scoperta del videomontaggio con la prima pagina di un giornale e la foto del candidato della destra, un elemento che li ha messi sulla pista dei due terroristi. Su una scala da 1 a 4, Fillon è valutato a livello 2, Marine Le Pen a livello 3, Emmanuel Macron e Jean-Luc Mélenchon a livello 4.
Chi sono i due arrestati – Si chiamano Mahiedine Merabet, nato il 10 luglio del 1987 a Croix, e Clement Baur, nato il 16 luglio del 1993 a Ermont. Entrambi di nazionalità francese, erano ricercati per “associazione terroristica” dopo informazioni ottenute dai servizi interni Dgsi, entrati in possesso di un fotomontaggio realizzato da uno dei due, con l’immagine di una pagina di Le Monde del 16 marzo con Francois Fillon sovrastata da un fucile, da una bandiera dello Stato islamico e dalla scritta “La legge del taglione” composta con le munizioni. I due, prima della cattura, sono stati definiti “pericolosi” e “in grado di usare una falsa identità”. Entrambi si erano radicalizzati in carcere, nell’istituto di Sequedin, nel nord del Paese, dove erano stati detenuti ma non per reati di natura terroristica. Secondo il ministro degli Interni, Merabet e Baur volevano passare all’azione “nei prossimi giorni, avevano intenzione di compiere a brevissimo termine un attentato sul suolo francese”.