L'incidente è stato causato dalle "cattive condizioni atmosferiche". A bordo c'erano 12 persone e al momento non si hanno notizie su eventuali sopravvissuti. La Commissione elettorale è al centro di critiche e polemiche perché durante il referendum costituzionale del 16 aprile ha considerato valide anche le schede non timbrate, una scelta che per l’Osce "ha minato le garanzie contro le frodi"
Sono tutti morti i 12 passeggeri dell’elicottero turco della polizia precipitato martedì mattina “a causa delle cattive condizioni atmosferiche“. Secondo le autorità, a bordo c’erano sette poliziotti, un sottufficiale, un giudice e altri tre membri della Commissione elettorale. La prefettura locale rende noto che il segnale dell’elicottero Skorsky è stato perso circa 10 minuti dopo la sua partenza, alle 11.40 locali di martedì mattina (le 10.40 in Italia). Sul posto è stata inviata una squadra militare di soccorritori e al momento non si hanno notizie su eventuali sopravvissuti.
La Commissione elettorale è al centro di critiche e polemiche perché durante il referendum costituzionale del 16 aprile ha considerato valide anche le schede non timbrate. Una scelta dovuta al fatto che diversi votanti avevano segnalato che erano state consegnate loro schede senza timbro, ma che per l’Osce “ha minato le garanzie contro le frodi“. In passato, le schede senza timbro venivano considerate nulle. Alev Korun, deputata austriaca membro della delegazione di osservatori dell’Osce, ha detto alla radio Orf che, a causa della scelta della Commissione, ora c’è il sospetto “che fino a 2,5 milioni di schede siano state manipolate“. E il Chp, il principale partito di opposizione in Turchia, proprio martedì mattina ha annunciato di voler presentare nel pomeriggio un ricorso formale alla Commissione elettorale per chiedere l’annullamento del referendum costituzionale, che con la vittoria del sì ha approvato la svolta al “super-presidenzialismo” voluto da Recep Tayyip Erdogan.