In occasione della Four-twenty, proprio davanti al Pirellone, saranno distribuiti “con istigazione alla coltivazione semi di cannabis” ai cittadini. l ‘Cannabis day’ italiano si terrà, invece, ai Lambretto studios, a Lambrate. Forza Italia: "Basta con le feste della droga in città". Fratelli d'Italia: "Inviare vigili urbani". Il sindaco Sala: “Prima di dire no in maniera assoluta, bisogna capire il senso della cosa”
Giornata mondiale della cannabis, tra festival, ‘semine proibite’ e polemiche in salsa meneghina. E mentre nei giorni scorsi il primo ministro canadese Justin Trudeau ha presentato una proposta di legge che, se approvata, consentirà il possesso fino a 30 grammi di marijuana per l’uso ricreativo (mentre la sostanza è già legale dal 2001 per scopi terapeutici), in Italia l’esame della legge per regolamentare la cannabis è bloccato in Parlamento.
SEMINA PROIBITA DAVANTI AL PIRELLONE – In occasione della “Four-twenty, Giornata mondiale della cannabis”, a Milano, in Piazzale Duca D’Aosta, proprio davanti al Pirellone, alle 11.30 è prevista una ‘semina proibita’ pubblica alla quale parteciperanno Antonella Soldo, presidente dei Radicali italiani, Barbara Bonvicini, segretaria dell’associazione Enzo Tortora – Radicali Milano e Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni. Saranno distribuiti “con istigazione alla coltivazione – si legge in una nota – semi di cannabis” ai cittadini, che avranno anche la possibilità di iscriversi al Radical cannabis club. “L’azione – spiegano i promotori – è rivolta sia al Parlamento italiano, che continua a tenere bloccato l’esame della legge per regolamentare la cannabis e persino, da quasi sei mesi, il conteggio delle firme sulla proposta di iniziativa popolare di ‘Legalizziamo’, sia al Consiglio regionale della Lombardia, che rifiuta di prendere in esame la proposta di legge di iniziativa popolare regionale sulla cannabis terapeutica”.
IL FESTIVAL DELLA CANNABIS – L’annuncio della ‘semina proibita’ arriva dopo le polemiche legate a un’altra iniziativa. Già, perché domani, sempre a Milano, arriva anche la “4:20 European Psychedelic Hemp Fest”, evento importato dall’America. Il ‘Cannabis day’ italiano si terrà ai Lambretto studios, a Lambrate, dalle 17 alle 23.45, si spiega sulla pagina Facebook creata ad hoc per la seconda edizione della manifestazione. L’evento, a ingresso libero, è vietato ai minori di 18 anni. Non solo una festa, assicurano gli organizzatori. Ci saranno musica, cibo preparato con la materia prima protagonista della serata (che sarà però vietato consumare, così come qualsiasi altra sostanza stupefacente), ma anche la possibilità di saperne di più: sulla legislazione italiana in materia, sulla coltivazione e sull’utilizzo della canapa nell’industria e per scopi terapeutici. Il tutto con tanto di esperti e corsi presentati dal Movimento 5 Stelle. Saranno, infatti, presenti i parlamentari Loredana Lupo e Vincenzo Caso.
LA POLEMICA – Troppa carne sul fuoco per non risvegliare una reazione nel centrodestra. Che infatti è insorto, chiedendo in primis una presa di posizione dell’amministrazione comunale di Milano. Per la consigliera comunale di Forza Italia, Silvia Sardone, si tratta di un “evento diseducativo”. E su Facebook aggiunge: “Basta con le feste della droga in città”. Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia si dice stupito, invece, che il sindaco Beppe Sala non abbia chiesto al prefetto e al questore maggior attenzione all’evento Hemp Fest “magari con dei semplici cani antidroga o con una mobilitazione di vigili urbani che controllino la lucidità dei giovani che dopo la festa si metteranno al volante”. Nel frattempo, però, Sala si è pronunciato: “Prima di dire no in maniera assoluta, bisogna capire il senso della cosa” ha dichiarato, ammettendo di aver fumato qualche canna da giovane.
LA LEGGE IN PARLAMENTO – E mentre ci si prepara a una giornata particolare, sull’utilizzo della Cannabis in Italia mancano regole chiare. Nei giorni scorsi è stata approvata con 18 voti favorevoli, 5 contrari ed un astenuto la risoluzione proposta da otto consiglieri comunali fiorentini per chiedere al Parlamento di approvare la legge sulla legalizzazione della cannabis presentata da un intergruppo di 300 parlamentari di varie forze politiche (Pd, M5S, Mdp e SI). Il testo, approdato alla Camera lo scorso 25 luglio e fortemente ostacolato, è tornato all’esame delle commissioni Giustizia e Affari sociali di Montecitorio, esattamente come la proposta di legge di iniziativa popolare, presentata l’11 novembre scorso, supportata da 67mila firme consegnate alla Camera dei Deputati.