Nessun interesse a commentare la disponibilità del Pd a rinunciare alla pregiudiziale del Mattarellum e a collaborare per l’adozione di un testo base sulla legge elettorale in commissione a Montecitorio. Il Movimento 5 Stelle resta fermo sulla sua proposta di armonizzazione delle leggi per le due Camere, in sostanza un’estensione al Senato della legge elettorale per la Camera (l’Italiucumcorretto” dalla Corte costituzionale, ndr) ma senza capolista bloccati. A ribadirlo è stato Luigi Di Maio, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa sul programma ‘Lavoro M5S‘. “Il Pd di proposta di legge elettorale ne cambia una al mese – ha detto Di Maio – non so di quale Pd è questa proposta. Rispondere significherebbe sapere con certezza che questa proposta è quella del Pd, ma sappiamo che ci sono le loro guerre interne. La nostra proposta – continua Di Maio – è quella di armonizzare le due leggi. Dibattere la proposta del Pd di questo mese significherebbe alimentare una vera e propria schizofrenia politica. Ricordo che la legge elettorale doveva arrivare in aula il 27 febbraio e non ci è mai arrivata nemmeno per la discussione generale. Ma siccome loro hanno problemi interni, tutti gli italiani devono aspettare”

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